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Archiviazione Caso Sassari: Intervento Polizia e Uso della Forza al Vaglio

A Sassari, si chiude con un decreto di archiviazione un caso delicato che ha coinvolto due agenti della polizia locale, sollevando interrogativi sull’uso della forza nelle procedure di arresto.
L’inchiesta, originariamente avviata a seguito di denuncia presentata dall’uomo arrestato, riguardava presunte condotte abusive da parte degli agenti durante un intervento avvenuto nel settembre 2024 in via Araolla, cuore del centro storico.

L’episodio si inserisce in un contesto più ampio: i due poliziotti erano intervenuti per proteggere una donna da un compagno violento, il quale la stava maltrattando.

La situazione si è rapidamente evoluta quando, una volta individuato, l’uomo ha opposto resistenza all’arresto, sfuggendo inizialmente al controllo degli agenti.
L’inseguimento si è concluso in via Torre Tonda, dove il soggetto, nel tentativo di divincolarsi e sottrarsi alla cattura, ha reagito con calci e pugni, costringendo i poliziotti a ricorrere a misure di forza più decise, inclusa l’impiego di manganelli per immobilizzarlo.

L’arrestato, assistito dall’avvocato Giuseppe Onorato, aveva contestato l’operato degli agenti, denunciando un eccessivo impiego della forza, una violenza gratuita, l’utilizzo di strumenti considerati non conformi alle normative e, in particolare, la compressione del capo contro il terreno con l’applicazione del ginocchio.
Queste accuse, tuttavia, non hanno trovato riscontro nelle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, fornendo un quadro differente rispetto alla narrazione presentata dalla difesa dell’uomo arrestato.
Il giudice per le indagini preliminari (GIP) Gian Paolo Piana, esaminati gli atti e le prove disponibili, ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero, ritenendo che l’uso della forza da parte degli agenti fosse giustificato e proporzionato alla resistenza e alla violenza opposta dall’arrestato.

Questa decisione si fonda sul principio che, in situazioni di pericolo e di necessità, gli agenti di polizia sono autorizzati a utilizzare la forza necessaria per garantire l’esecuzione dei loro doveri e per proteggere l’incolumità propria e altrui.
L’avvocato Giuseppe Onorato aveva presentato opposizione a questa richiesta di archiviazione, ma il GIP ha respinto l’istanza, confermando il decreto che pone fine al procedimento nei confronti dei due poliziotti.
Il caso solleva, tuttavia, una riflessione più ampia sul bilanciamento tra il diritto di un individuo alla libertà personale e la necessità per le forze dell’ordine di agire in modo efficace e sicuro, specialmente in contesti di potenziale pericolo e di violenza.

Il caso sottolinea l’importanza cruciale delle registrazioni video come strumenti oggettivi per la ricostruzione degli eventi e per la valutazione della proporzionalità dell’uso della forza da parte delle forze dell’ordine.

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