mercoledì 13 Agosto 2025
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Comune di Bari

Decarbonizzare l’ex Ilva: intesa al via, ma molti dettagli da definire.

Al Ministero delle Imprese è stata siglata una intesa cruciale, con l’adesione di tutte le amministrazioni competenti a livello nazionale e locale, che delinea un percorso verso la decarbonizzazione degli impianti precedentemente appartenenti all’Ilva di Taranto.
L’accordo, confermato da fonti del Mimit, rappresenta un passo avanti, seppur ancora carente di dettagli specifici, nella complessa transizione industriale del sito.
L’intesa non fornisce una tempistica precisa per il passaggio a forni elettrici, tecnologia considerata essenziale per l’abbandono del carbone, né definisce la localizzazione del futuro polo DRI (Direct Reduced Iron), il cuore della produzione di preridotto, materia prima indispensabile per alimentare i forni elettrici stessi.
Questo aspetto, cruciale per la fattibilità del progetto, rimanda a valutazioni successive.

Le parti contraenti si sono impegnate a riconvocare il tavolo di lavoro entro il 15 settembre, data limite per la presentazione delle offerte vincolanti nella nuova procedura di gara, al fine di analizzare i primi risultati emersi dalla procedura stessa e quindi formulare una decisione riguardo alla collocazione geografica degli impianti di preridotto.

Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ha sottolineato una distinzione importante: “Abbiamo sottoscritto un documento, non un accordo di programma.
” Questa puntualizzazione evidenzia la natura parziale dell’impegno, riservando margini di manovra per sviluppi futuri.
Il sindaco ha accolto positivamente il recepimento delle richieste avanzate dalla comunità locale, in particolare l’“obbligo vincolante della piena decarbonizzazione del sito di Taranto”, che impone lo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone.
In modo significativo, il testo non fa alcun riferimento all’ipotesi di utilizzare navi gasiere per l’approvvigionamento energetico, indicando una chiara preferenza per soluzioni alternative e più sostenibili.

Oltre alla decarbonizzazione, l’intesa pone l’attenzione sulla “tutela occupazionale come principio inderogabile”, un elemento fondamentale per mitigare l’impatto sociale della transizione industriale.

Un’altra priorità espressa è la salvaguardia della salute pubblica, con un impegno al potenziamento della rete sanitaria locale, un aspetto di vitale importanza considerando le preoccupazioni ambientali e sanitarie legate alla storia industriale del sito.
Il sindaco Bitetti ha concluso affermando che l’importanza di questa giornata risiede non solo nella firma dell’intesa, ma soprattutto nella verifica concreta degli impegni assunti e dei risultati che ne deriveranno.
Sarà proprio il giudizio del Comune di Taranto, basato su fatti tangibili e azioni concrete, a determinare la valutazione complessiva di questa complessa e delicata vicenda industriale, segnata da una storia travagliata e da speranze di un futuro più sostenibile e prospero per la comunità tarantina.
L’accordo, quindi, segna un punto di partenza, un primo passo verso un futuro incerto ma potenzialmente positivo, il cui successo dipenderà dalla coerenza e dall’efficacia delle azioni che seguiranno.

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