giovedì 14 Agosto 2025
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Napoli

San Carlo, scintilla una causa: Manfredi attacca la nomina del sovrintendente.

Il contenzioso che avvolge la nomina del sovrintendente del Teatro di San Carlo si è intensificato con il deposito di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) Campania da parte del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e della consigliera Maria Grazia Falciatore.
L’azione legale è diretta contro il Ministero della Cultura, il suo Ministro, Alessandro Giuli, e i membri del Comitato di Indirizzo (Cdi) – due nominati dal Governo e uno designato dalla Regione Campania – che hanno formalizzato la proposta di nomina che ha portato all’insediamento di Fulvio Adamo Macciardi.
Il ricorso non si limita a contestare la nomina in sé, ma ne mette in discussione la procedura seguita, denunciando una violazione del quadro normativo che disciplina l’operato del Teatro di San Carlo.

Secondo i ricorrenti, la legge prevede che l’individuazione del sovrintendente sia il frutto di un processo collaborativo, in cui il Ministro agisce sulla base di una proposta formale del Cdi.

L’azione del Ministro Giuli è stata giudicata illegittima poiché si sarebbe basata su una mera documentazione della riunione di tre membri del Cdi, impropriamente utilizzata al posto di una vera e propria delibera deliberativa.

Questo “aggiramento” del Cdi, come lo definiscono i ricorrenti, determina una compressione dei poteri di impulso e di partecipazione dell’organo collegiale, erodendo le prerogative fondamentali della Fondazione Teatro di San Carlo.
Il ricorso sottolinea, inoltre, una precedente, contestata, cancellazione di una riunione cruciale del 4 agosto, evento che, a detta dei ricorrenti, accentua l’irregolarità della nomina.
L’istanza presentata al TAR comprende la richiesta di un’ordinanza di sospensione dell’efficacia della nomina, in attesa dell’esito del giudizio, e/o l’adozione di misure cautelari provvisorie.
Si tratta di un tentativo di paralizzare l’operato del nuovo sovrintendente fino a quando la legittimità della procedura di nomina non sarà accertata dal giudice amministrativo.

La pronuncia dei giudici è attesa per la fine di agosto o i primi di settembre, e il verdetto avrà implicazioni significative per il futuro del Teatro di San Carlo e per l’equilibrio istituzionale tra i diversi attori coinvolti nella sua gestione.

Il caso solleva questioni più ampie sulla governance delle istituzioni culturali e sul rispetto delle procedure legali nella loro amministrazione.

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