La prospettiva di un incontro formale con il Ministro dell’Interno, sollecitato dalla sindaca Silvia Salis, rappresenta un momento cruciale per il futuro di Genova e per la definitiva risoluzione delle questioni ancora pendenti a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi.
L’auspicio di una convocazione rapida riflette l’urgenza di affrontare una problematica complessa che tocca la sicurezza, la giustizia riparativa e la programmazione strategica per la città.
La recente interlocuzione romana tra la sindaca e il Vicepremier ha messo a fuoco una potenziale riallocazione di risorse, pari a 1,4 miliardi di euro, precedentemente destinate a interventi di ripristino e sviluppo infrastrutturale.
La preoccupazione emergente riguarda in particolare la possibile riduzione delle opere di manutenzione del tunnel subportuale e delle strutture adiacenti, impalcati e ponti, molti dei quali risalgono all’epoca del disastro e necessitano di un intervento tempestivo e mirato.
La sindaca Salis ha espresso con fermezza la sua contrarietà a qualsiasi manovra che possa compromettere la sicurezza e la continuità del servizio.
La questione non si limita al risarcimento economico dovuto alla comunità genovese, che vede già compromesso il beneficio del differimento del pagamento dei pedaggi autostradali, originariamente previsto fino al 2031.
Si tratta, invece, di un imperativo etico e di responsabilità civile verso i cittadini e le generazioni future.
L’amministrazione comunale intende perseguire con determinazione la tutela degli interessi di Genova, rifiutando compromessi che possano tradire la memoria delle vittime e vanificare gli sforzi compiuti per ricostruire la fiducia nella pubblica amministrazione.
La sicurezza urbana non può essere subordinata a logiche di breve termine o a calcoli di convenienza politica.
Le istituzioni sono chiamate a operare con visione di lungo periodo, anteponendo il benessere collettivo e la sostenibilità del territorio a considerazioni di immediato consenso.
La ricostruzione di Genova non è solo una questione di infrastrutture, ma anche di valori, di giustizia e di impegno a garantire un futuro sicuro e prospero per tutti i suoi abitanti.
La sindaca Salis ha ribadito con chiarezza la propria ferma intenzione di non arretrare di fronte a questa sfida, invocando un approccio improntato alla trasparenza, alla collaborazione e alla responsabilità condivisa.
