giovedì 14 Agosto 2025
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Cecilia De Astis: Allontanati i minorenni, indagini e ricerche

La tragica scomparsa di Cecilia De Astis, avvenuta a Milano in via Saponaro a seguito di un incidente mortale causato da un’auto rubata, ha innescato una complessa vicenda legale e sociale che coinvolge quattro minorenni.
In seguito all’evento, tre di questi ragazzi sono stati temporaneamente allontanati dalle rispettive famiglie e sistemati in strutture di accoglienza protette, a seguito di un provvedimento d’urgenza emanato dalla Polizia Locale di Milano, in coordinamento con la Procura della Repubblica per i Minori.

La decisione, assunta in un contesto di profonda delicatezza e complessità, riflette una serie di fattori emergenti durante le indagini.
Sebbene inizialmente vi fosse stata una collaborazione percepita come positiva da parte delle famiglie, si è riscontrato un allontanamento improvviso e non comunicato dai luoghi di residenza, sollevando preoccupazioni circa la capacità di garantire la sicurezza e la stabilità dei minori stessi e la potenziale compromissione del percorso investigativo.

Tale comportamento, in un quadro di vulnerabilità sociale e psicologica, ha determinato la necessità di un intervento immediato volto a tutelare i diritti e il benessere dei minori coinvolti.
La collocazione in comunità protette, gestite in collaborazione con i servizi di intervento precoce del Comune di Milano, mira a fornire un ambiente sicuro e supportivo, in grado di offrire un sostegno psicologico e sociale mirato.

Questa scelta operativa si pone in linea con la cornice legislativa che privilegia la protezione dei minori in situazioni di rischio, prevedendo l’intervento del sistema di tutela quando le dinamiche familiari si rivelano inadeguate o potenzialmente dannose.

La ricerca del quarto minore, attualmente irreperibile, è stata intensificata e proseguire in parallelo con le indagini sulla dinamica dell’incidente e sulle responsabilità di ciascun coinvolto.

Le forze dell’ordine, supportate dalla Polizia Stradale del Compartimento Piemonte, che ha individuato la giovane di 11 anni sull’autostrada Torino-Savona in direzione Ventimiglia, e dalla collaborazione di altri corpi di polizia, stanno operando a livello provinciale e nazionale per rintracciare il fuggitivo.

L’individuazione dei due fratelli, uno dei quali, tredicenne, era alla guida del veicolo rubato, in un terreno agricolo nel Comune di Beinasco, testimonia la complessità logistica e operativa di questa vicenda.

Il provvedimento d’allontanamento, formalizzato in seguito a sollecitazioni urgenti avanzate dalla Procura dei Minori, è in attesa di una determinazione definitiva da parte del Tribunale, che dovrà valutare la sospensione del regime di responsabilità genitoriale e l’eventuale necessità di misure più restrittive.
La vicenda solleva, inoltre, interrogativi profondi sulla marginalità sociale, il disagio giovanile e le fragilità familiari, elementi spesso interconnessi e in grado di generare comportamenti estremi.
L’evento tragico si configura, pertanto, non solo come un omicidio stradale, ma anche come una manifestazione di bisogni irrisolti e di un sistema di supporto sociale che necessita di essere rafforzato e riorientato.

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