giovedì 14 Agosto 2025
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Emilia-Romagna: Ondata di incendi, quasi metà colposi. Ferragosto sotto controllo.

Nel corso del 2025, fino alla fine di luglio, l’Emilia-Romagna ha affrontato un’ondata di incendi boschivi, con un picco accentuato nei primi sei mesi dell’anno e un’ulteriore escalation a luglio.

A distanza di pochi giorni dall’inizio di agosto, il bilancio provvisorio si attesta a 40 eventi, di cui 32 rilevati nel primo semestre e 8 nel mese corrente.

Sebbene i Carabinieri Forestali definiscano il quadro complessivo non allarmante, è cruciale analizzare la natura e le cause di tali eventi.
L’incendio di Calderino, sviluppatosi il 19 luglio nella provincia di Bologna e esteso su circa 18 ettari, rappresenta l’unica eccezione significativa in termini di dimensioni, in quanto la maggior parte degli eventi registrati si è limitata ad aree inferiori all’ettaro.

Tuttavia, l’aspetto più preoccupante emerge dall’analisi delle cause: circa il 60% degli incendi è attribuibile a comportamenti imprudenti, negligenze o attività svolte con scarsa competenza.

Queste azioni, pur non premeditate, hanno innescato focolai con conseguenze potenzialmente devastanti per l’ambiente.
In una percentuale significativa dei casi, gli autori di questi roghi colposi sono stati identificati e deferiti all’autorità giudiziaria, con l’applicazione di sanzioni che possono arrivare fino a cinque anni di reclusione.

In vista del periodo di Ferragosto, la provincia di Bologna ha rafforzato le misure di prevenzione, implementando un dispositivo di controllo ambientale focalizzato sulla salvaguardia del territorio.
Saranno attive 12 pattuglie, con particolare attenzione ai siti autorizzati per la cottura all’aperto, aree tradizionalmente frequentate in questa festività.

L’obiettivo è minimizzare il rischio di innesco di nuovi focolai, attraverso un’attività di monitoraggio intensiva.
La distribuzione geografica degli incendi rivela una disomogeneità significativa.

La provincia di Bologna è risultata la più colpita, con 15 eventi che rappresentano quasi la metà del totale regionale.
Seguono, con un numero inferiore di eventi, le province di Modena (5), Piacenza e Forlì-Cesena (4), Parma (3) e Rimini (1).
Significativamente, le province di Ravenna, Ferrara e Reggio Emilia sono rimaste esenti da eventi incendiari.

Questa disparità territoriale suggerisce la presenza di fattori locali che influenzano la vulnerabilità delle diverse aree regionali, come la composizione del patrimonio forestale, le condizioni meteorologiche specifiche e l’intensità delle attività antropiche.

L’incidenza degli incendi colposi sottolinea l’importanza cruciale di campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione, volte a promuovere comportamenti responsabili e a diffondere la conoscenza delle norme di prevenzione.
Un approccio integrato, che combini attività di controllo del territorio con iniziative di educazione ambientale, si configura come lo strumento più efficace per mitigare il rischio di incendi boschivi e proteggere il patrimonio naturale dell’Emilia-Romagna.

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