giovedì 14 Agosto 2025
34.5 C
Trieste

Cabinovia: TAR respinge clausola, battaglia legale resta aperta

La recente sentenza n.

373/2025 del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), che ha dichiarato la non pertinenza di una specifica clausola del ricorso presentato dai cittadini contro il Decreto Salvini e il progetto della Cabinovia, non inficia la sostanza della contestazione.
Il Comitato NoOvovia, attraverso la voce di William Starc, sottolinea come tale decisione sia coerente con la precedente delimitazione di competenze da parte del TAR stesso.
Quest’ultimo, richiamandosi alla sentenza n.

199 dell’anno precedente, aveva già escluso la propria competenza su determinate questioni, riservandosi di valutare esclusivamente l’aspetto relativo alla Verifica di Impatto Ambientale (VINCA) di II livello.

Questo significa che la gravità delle criticità sollevate nel ricorso, e che riguardano la legittimità e la correttezza della procedura di finanziamento dell’opera, rimangono in piedi e necessitano di un approfondimento da parte del TAR del Lazio.

Le contestazioni centrali ruotano attorno alla mancanza di un’adeguata istruttoria preliminare che abbia verificato l’ammissibilità del progetto all’interno del bando ministeriale destinato a incentivare la mobilità sostenibile.

In particolare, il Comitato evidenzia come il progetto non risponda ai requisiti specificati dalle circolari ministeriali di riferimento, sollevando seri dubbi sulla sua conformità agli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica.

La questione cruciale dell’ammissibilità al finanziamento è, quindi, tutt’altro che risolta.
Il ricorso ha puntualmente evidenziato diverse inadempienze procedurali e progettuali che compromettono la legittimità dell’opera.
Un elemento aggiuntivo di complessità è rappresentato dalla disponibilità dei fondi, destinati a essere erogati in otto rate annuali a partire dal 2027 e protratte fino al 2034.

Tale dilazione temporale, secondo il Comitato, rende impraticabile l’avvio dei lavori anche in caso di approvazione del progetto esecutivo, considerando che i piani di finanziamento e i saldi di stato di avanzamento lavori non contemplano tali pagamenti dilazionati.
La battaglia legale non si esaurisce qui.

Il TAR Friuli Venezia Giulia dovrà ancora pronunciarsi su altri ricorsi presentati da residenti e associazioni ambientaliste, tra cui LIPU, WWF e Legambiente.

Questi ricorsi contestano la regolarità dei procedimenti amministrativi che hanno portato all’approvazione del progetto, ampliando il quadro delle criticità da valutare.

L’esito di queste pronunce sarà determinante per il futuro della Cabinovia, potenzialmente in grado di invalidare l’intero processo decisionale e di imporre una revisione radicale della progettazione e dell’implementazione dell’opera.

La vicenda, pertanto, è lungi dall’essere conclusa e pone interrogativi profondi sulla necessità di garantire una maggiore trasparenza e rigore nei processi di finanziamento di infrastrutture complesse, con un impatto significativo sul territorio e sull’ambiente.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -