19 febbraio 2024 – 11:46
L’Archivio Apostolico Vaticano è un luogo ricco di storia e segreti, un scrigno prezioso che racchiude i documenti più importanti della Santa Sede. Questo deposito, lungo ben 86 chilometri lineari e soprannominato ‘bunker’, contiene faldoni su faldoni che custodiscono storie edite ma anche ancora segrete. Tra le pagine di questi documenti si celano gli anni più difficili dei pontificati passati, ma anche quadri della vita quotidiana che svelano la vicinanza del Papa alle richieste di aiuto della gente comune.Il giornalista Massimo Franco ha intervistato il Prefetto dell’Archivio, monsignor Sergio Pagano, nel libro “Secretum”, in cui emergono dettagli affascinanti e sorprendenti. Si parla di lettere inviate al Vaticano per chiedere aiuti di ogni tipo, tra cui spicca una missiva di Giacomo Leopardi datata 1836 in cui il poeta lamenta di essere stato erroneamente incluso tra i contribuenti per la guardia civica di Napoli, dimostrando il suo disprezzo per il pagamento delle tasse.Tra le curiosità rivelate da monsignor Pagano ci sono aneddoti legati a Papi del passato come Pacelli, che amava pranzare da solo liberando cardellini nella stanza per avere compagnia. Si toccano anche temi delicati come il coinvolgimento del pontificato di Pio XII nei campi di concentramento nazisti e la riabilitazione successiva del processo a Galileo Galilei.Non mancano leggende metropolitane sfatate dal Prefetto dell’Archivio: niente chiodi della Croce di Cristo o teschi marziani nascosti tra i documenti vaticani. L’Archivio è un luogo carico di mistero e fascino, dove la storia della Chiesa si intreccia con vicende umane e curiosità che rendono ancora più affascinante l’eredità custodita al suo interno.
