venerdì 15 Agosto 2025
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Genova

Addio Massimo Leopizzi, icona indomita della Nord genoana.

La Gradinata Nord, baluardo indomito del tifo genoano, è stata scossa da una perdita significativa.
Massimo Leopizzi, figura emblematica della sua storia, si è spento all’età di 63 anni a seguito di un improvviso infarto nella sua abitazione di Bogliasco.
La scomparsa di Leopizzi non è solo la perdita di un uomo, ma anche di un pezzo di memoria calcistica, di una passione granitica che ha plasmato l’identità del tifo rossoblu per decenni.
Massimo Leopizzi, figura riconoscibile e carismatica, non era un semplice spettatore, bensì un protagonista attivo della vita del Genoa.

La sua figura era intrisa di dedizione e impegno, testimoniata dalla sua appartenenza e contributo alla Brigata Speloncia, gruppo storico della tifoseria che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama ultras genovese, cessando la sua attività nel 2020.

La Brigata Speloncia, fucina di passione e fervore, ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di tifosi, incarnando un senso di appartenenza e di identità che va al di là del mero supporto alla squadra.
La sua figura è stata recentemente al centro di un complesso processo legale, conclusosi con un’assoluzione, che lo vedeva imputato insieme a tredici altre persone per presunta estorsione all’ex presidente del Genoa, Enrico Preziosi.
Un’esperienza che, pur segnando un periodo delicato, non ha scalfito il suo attaccamento al club e la sua passione viscerale.
A esprimere il suo cordoglio sui canali social anche Alberto Zangrillo, attuale membro del consiglio di amministrazione del Genoa e precedentemente presidente, che ha curato personalmente Leopizzi, insieme al suo staff medico, negli ultimi due anni.

Un gesto che testimonia un rapporto di stima e affetto che va al di là del contesto calcistico, sottolineando la figura di Leopizzi come persona di grande valore umano e spirito combattivo.

La scomparsa di Massimo Leopizzi lascia un vuoto incolmabile nella Gradinata Nord e nel cuore di tutti i tifosi genoani.

La sua eredità, fatta di passione, impegno e spirito di appartenenza, continuerà a vivere nel tifo rossoblu, ispirando le nuove generazioni a onorare la storia e i valori del Genoa.
La sua figura si erge a simbolo di un’epoca, un monito a preservare l’autenticità e la passione che animano il tifo calcistico, al di là di qualsiasi evento o giudizio.

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