venerdì 15 Agosto 2025
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Milano

La Libertà risplende: un capolavoro Vela torna al Famedio.

Ritorna a illuminare la Cripta del Famedio, nel cuore del Cimitero Monumentale di Milano, l’imponente statua de *La Libertà* di Vincenzo Vela, un capolavoro scultoreo che riemerge da un lungo periodo di assenza.
Il suo posizionamento, eseguito con una tecnica innovativa e raffinata, impiega la criogenia: l’acqua ghiacciata funge da supporto temporaneo, permettendo la manovra e l’allineamento preciso di un blocco di marmo di notevole peso, una soluzione ingegneristica che testimonia l’ingegno applicato all’arte.
La storia di quest’opera è intrisa di peripezie e di un legame profondo con la città.

Originariamente concepita per il Famedio, un luogo che custodisce le tombe di personalità di spicco, *La Libertà* fu trasferita nel dopoguerra alla Cascina Conigo di Noviglio, residenza dei Fratelli Ciani.
Questo spostamento la allontanò dal suo contesto originario e la sottrasse per decenni all’ammirazione del pubblico milanese.

Ora, grazie a una generosa donazione della Famiglia Medici di Marignano, l’opera è tornata alle sue radici, arricchendo il patrimonio artistico cittadino.
Vincenzo Vela (1820-1891), originario di Ligornetto, fu una figura centrale nel panorama artistico milanese del XIX secolo.

La sua attività, incentrata sulla ritrattistica e sulla scultura funeraria, lo vide protagonista nella realizzazione di monumenti per le famiglie nobiliari, ma il suo impegno non si limitò al mecenatismo.
Vela fu animato da un forte senso di giustizia sociale e da ideali di libertà, valori che traspaiono con forza nella sua opera più emblematica.
*La Libertà*, con la sua figura femminile ieratica, dai lunghi capelli che danzano sulla schiena e lo sguardo fiero rivolto verso l’avvenire, incarna questi principi.

La pergamena che la figura srotola simboleggia la diffusione del sapere, l’importanza della conoscenza come strumento di emancipazione e progresso civile.
“Questo ritorno è un atto di restituzione alla città, un’occasione per riappropriarsi di un simbolo potente”, afferma Gaia Romani, assessora ai Servizi Civici.

“L’opera rafforza l’identità di Milano come città di cultura e di valori, un vero e proprio museo a cielo aperto, reso possibile anche dalla sensibilità e dal mecenatismo di privati cittadini.

“Il Comune di Milano, consapevole del valore intrinseco del capolavoro, ha previsto un intervento di restauro, affidato alla Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera, per garantirne la conservazione e la fruibilità per le future generazioni.

Questo restauro si prefigge non solo di ripristinare le condizioni estetiche originarie dell’opera, ma anche di approfondire la conoscenza dei materiali e delle tecniche impiegate da Vela, contribuendo così alla sua rivalutazione critica.

Il ritorno de *La Libertà* rappresenta quindi un’occasione unica per riscoprire un’opera fondamentale per la storia dell’arte milanese e per riflettere sui valori di libertà, giustizia e progresso che essa incarna.

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