La tragedia del Lago di Garda ha spezzato la vitalità di Maurizio Ceola, un uomo di 67 anni residente a Rovereto, la cui scomparsa ha scosso la comunità locale.
L’evento, avvenuto sulle acque di Cassone, frazione di Malcesine in provincia di Verona, ha lasciato un velo di dolore e interrogativi sulla dinamica che ha portato alla sua perdita.
Intorno alle ore 17:00, la preoccupazione dei familiari si è trasformata in angoscia quando hanno assistito all’uomo, descritto come un punto di riferimento per la sua famiglia – coniuge e padre di tre figli – immergersi e non riemergere.
L’allarme immediato ha innescato una complessa operazione di soccorso, mobilitando risorse significative e specializzate.
Sul posto, i vigili del fuoco di Riva del Garda, con la loro esperienza nella gestione di emergenze in ambienti lacustri, si sono coordinati con il nucleo sommozzatori di Trento, portatori di competenze specifiche per le operazioni di ricerca subacquea.
A supporto, sono intervenute le forze dell’ordine veronesi, garantendo la gestione della scena e il coordinamento complessivo dell’intervento.
Le ricerche, condotte con la massima urgenza e professionalità, si sono protratte per circa due ore, caratterizzate da un’atmosfera di intensa attesa e speranza che purtroppo non si è concretizzata.
Il corpo di Maurizio Ceola è stato infine recuperato dal fondale lacustre, a una profondità di due metri, ponendo tragicamente fine alle speranze di un ritrovamento in vita.
Maurizio Ceola era una figura ben nota e apprezzata nel tessuto sociale roveretano, in particolare nel mondo del calcio giovanile.
La sua dedizione e il suo impegno nell’educazione sportiva dei giovani hanno lasciato un segno profondo, contribuendo a formare non solo abili atleti, ma anche individui responsabili e rispettosi.
La notizia della sua scomparsa ha generato un’ondata di cordoglio e di ricordi, testimonianza dell’impatto positivo che ha avuto sulla comunità.
L’episodio solleva, al di là del dolore immediato, interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di balneazione e sulla necessità di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di adottare comportamenti responsabili in prossimità di corpi idrici potenzialmente pericolosi, anche per persone esperte.