La comunità di Ferrandina, un piccolo scrigno lucano incastonato nel cuore della Basilicata, si prepara a celebrare i funerali di Nicola Pipio, una giovane vita spezzata in modo improvviso e tragico.
La notizia, giunta ieri pomeriggio, ha gettato un’ombra di dolore e sgomento sull’intera cittadina, legata da un profondo senso di solidarietà e appartenenza.
Nicola, 29 anni, era con tre amici in un’area picnic, alla ricerca di un riparo sicuro dall’impeto di un temporale estivo, quando un albero secolare, abbattuto dalla furia del vento, ha travolto l’auto su cui viaggiavano.
La scena, descritta come surreale e devastante, ha lasciato i soccorritori e i primi intervenuti in stato di shock.
Il Sindaco Carmine Lisanti, in una toccante lettera aperta alla cittadinanza, ha espresso il suo profondo cordoglio, condividendo il dolore di una comunità ferita nel profondo.
Oltre al ruolo di primo cittadino, Lisanti si è sentito in dovere di parlare come padre, consapevole della sofferenza indicibile che si prova di fronte alla perdita di un figlio.
La sua lettera, un vero e proprio atto di vicinanza e conforto, riflette l’angoscia condivisa da un’intera comunità.
Il Sindaco ha descritto le ore immediatamente successive al tragico evento, sottolineando il suo impegno costante e la sua presenza al fianco delle famiglie colpite.
Ha seguito personalmente l’evolversi delle condizioni dei feriti, Ilaria, 22 anni, ricoverata a Bari, e Domenico, 20 anni, a Potenza, assicurando che stessero ricevendo le cure più adeguate e che le loro condizioni fossero, fortunatamente, stabili e fuori pericolo.
La notizia delle dimissioni di Angelo, il terzo giovane coinvolto, dall’ospedale di Matera, pur portando un sospiro di sollievo, non lenisce la gravità della perdita di Nicola.
La data di oggi, solennità del Santo Patrono San Rocco, assume un significato ancora più profondo.
In un momento di profondo dolore e smarrimento, il Sindaco invita tutti i cittadini a unirsi in una preghiera sentita, elevando le loro suppliche a San Rocco, protettore degli ammalati e dei bisognosi.
Si chiede la sua intercessione per i giovani feriti, per la forza e il coraggio delle loro famiglie e per l’intera comunità, affinché possa superare questo momento di lutto e trovare conforto nella fede e nella solidarietà reciproca.
Questa tragedia, un brusco risveglio dalla spensieratezza estiva, lascia un segno indelebile nella memoria di Ferrandina, esortando alla riflessione sulla fragilità della vita e sull’importanza di coltivare i legami umani, consapevoli che la forza di una comunità risiede nella sua capacità di sostenersi a vicenda nei momenti di difficoltà.