Nel cuore del Foggiano, Celle di San Vito, un comune che incarna la micro-identità pugliese, si appresta a portare la sua voce unica al palcoscenico centrale de La Notte della Taranta a Melpignano.
L’evento, divenuto simbolo di un patrimonio culturale inestimabile, accoglierà i cantori cellesi, portatori di una tradizione linguistica francoprovenzale che affonda le radici in un passato storico complesso e affascinante.
L’esibizione, condivisa con la formazione Terra Nostra Folk di Troia, rappresenterà un ponte sonoro tra territori e identità, un intreccio di storie che si raccontano attraverso la musica.
L’onore di partecipare a un concerto di tale portata, che vede convergere talenti e competenze da ogni angolo della regione e oltre, è stato espresso con profonda emozione dalla sindaca Palma Maria Giannini.
La Notte della Taranta non è semplicemente un festival; è un fenomeno culturale che ha saputo amplificarsi esponenzialmente nel tempo, configurandosi come un punto di riferimento imprescindibile per la valorizzazione e la promozione della cultura popolare italiana.
La partecipazione di Celle di San Vito si inserisce nel contesto più ampio del progetto “Matria: le lingue di ieri, di oggi e di domani”, un’iniziativa di cruciale importanza per la salvaguardia e la rivitalizzazione delle minoranze linguistiche presenti in Puglia.
Questa terza edizione del progetto non si limita a celebrare la ricchezza linguistica regionale, ma si proietta verso l’esterno, favorendo un dialogo costruttivo con altre realtà culturali e linguistiche, sia a livello nazionale che internazionale.
Recentemente, la comunità cellese ha avuto l’opportunità di rappresentare la propria identità linguistica anche in Europa, a Bruxelles, presso la sede della Regione Puglia.
In quell’occasione, una delegazione di studenti, espressione delle diverse comunità linguistiche pugliesi, ha offerto un concerto che ha testimoniato l’impegno concreto nella trasmissione del patrimonio immateriale alle nuove generazioni.
Questo impegno sottolinea come la salvaguardia delle lingue minoritarie non sia solo una questione di conservazione del passato, ma anche un investimento nel futuro, un modo per arricchire il tessuto culturale italiano e per promuovere la diversità come valore aggiunto.
La presenza a Melpignano, dunque, si configura come un tassello fondamentale in questo percorso di valorizzazione e di condivisione della ricchezza linguistica e culturale della Puglia, un invito a riscoprire e a celebrare le radici profonde che ci rendono unici.