A Rocchetta Sant’Antonio, un borgo incastonato tra le dolci colline della Daunia, confinando con l’Irpinia, un’antica chiesa risorta ad emblematico centro di aggregazione culturale e identitaria.
La parrocchiale di San Giovanni Battista, un edificio del XVIII secolo fino a poco tempo fa dimenticato e privo di decorazioni, si trasforma grazie all’iniziativa artistica guidata da Sergio Michilini, pittore di fama internazionale, e arricchita dalla sapiente collaborazione del pittore-scultore e incisore Salvatore Lovaglio.
Il progetto, parte del più ampio disegno di rivitalizzazione del territorio finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), linea Borghi, rappresenta un’occasione unica per restituire dignità e significato a un luogo simbolo del patrimonio locale.
L’obiettivo primario, come sottolinea l’amministrazione comunale, non è semplicemente la ristrutturazione di un edificio, ma la creazione di un vero e proprio catalizzatore di comunità, capace di generare coesione sociale e riscoperta delle radici.
L’intervento artistico di Michilini, figura di spicco nel panorama contemporaneo, con una lunga esperienza maturata in Nicaragua, si concretizza in un ciclo di affreschi che ritraggono i volti dei cittadini di Rocchetta Sant’Antonio.
Le immagini, intessute di luce e colore, narrano la tradizionale processione in onore della Madonna del Pozzo, creando un’immersione emotiva che celebra l’identità e le tradizioni del borgo.
La scelta di rappresentare i cittadini in questa forma è significativa: non si tratta di modelli impersonali, ma di individui concreti, con le loro storie e i loro segni distintivi, che diventano custodi della memoria collettiva.
Il 20 agosto, monsignor Fabio Ciollaro, vescovo di Cerignola e Ascoli Satriano, presiederà la benedizione della nuova sala convegni allestita all’interno della chiesa, suggellando l’importanza dell’iniziativa e aprendo ufficialmente lo spazio alla comunità.
Questo luogo, pensato come punto di incontro e di scambio culturale, si aggiunge alle altre iniziative promosse nell’ambito del Pnrr Linea Borghi, che interessano non solo Rocchetta Sant’Antonio, ma l’intera area interna dei Monti Dauni, coinvolgendo tutti i suoi 29 comuni fino al 2026.
Si tratta di un ambizioso programma di sviluppo territoriale che mira a contrastare lo spopolamento, a valorizzare le risorse locali e a promuovere un turismo sostenibile, con l’arte come motore di rigenerazione sociale ed economica.
L’impegno congiunto delle istituzioni, degli artisti e della comunità locale si configura come un esempio virtuoso di come la cultura possa essere un potente strumento di cambiamento positivo.