lunedì 18 Agosto 2025
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Vergarolla: Memoria e Riconciliazione a Pola

Il peso del passato si fa sentire a Pola, in un’eco di memoria che si rinnova ogni anno.

La partecipazione commossa delle istituzioni croate e italiane alla commemorazione delle vittime della strage di Vergarolla, giunta alla sua terza edizione, testimonia un impegno condiviso verso la riconciliazione e il rispetto della storia, una storia intrisa di sofferenza e di esilio.

L’evento, segnato dalla solenne Messa nella Cattedrale e dalla deposizione delle corone al monumento, non è solo un atto di pietà, ma un atto politico di profonda rilevanza.
La senatrice Tatjana Rojc (Partito Democratico), presente alle cerimonie per il 79° anniversario del disastro del 18 agosto 1946, ha sottolineato l’importanza vitale del ricordo collettivo, un dovere che si trasforma in onore.
La condivisione del dolore, il recupero di legami interrotti e il tributo a coloro che sono stati costretti a lasciare la propria terra sono elementi essenziali per costruire un futuro di pace e di comprensione reciproca.
La senatrice ha espresso particolare rammarico per la mancata intitolazione del nuovo ospedale di Pola al medico eroe Micheletti, un’ingiustizia che continua a ferire la sensibilità locale.
L’omaggio alle vittime ha visto la partecipazione di una vasta gamma di rappresentanti istituzionali e associazionistici, a significare la complessità e la portata dell’evento.

Oltre al sindaco di Pola, Peda Grbin, e alla console generale d’Italia a Fiume, Iva Palmieri, erano presenti figure chiave per la comunità italo-croata: Vito Paoletić, vicesindaco di Pola, Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione Istriana, Ennio Forlani, presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana, Furio Radin, vice presidente del Sabor e deputato della CNI, Tamara Brussich, presidente della Comunità degli Italiani di Pola.
La presenza del vicepresidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, Davide Rossi, e di rappresentanti di associazioni come l’Unione Italiana, l’Università popolare di Trieste, l’Associazione combattenti antifascisti e il Circolo Istria, sottolinea l’importanza di preservare la memoria storica e le radici culturali di una popolazione che ha subito profonde trasformazioni a seguito degli eventi bellici e delle successive riorganizzazioni territoriali.
La strage di Vergarolla, un tragico evento che ha segnato profondamente la storia dell’Istria, rappresenta ancora oggi un punto di riflessione sulla complessità dei rapporti tra le comunità locali e sulla necessità di superare le divisioni del passato.
La commemorazione annuale non è solo un atto di pietà, ma un’occasione per promuovere il dialogo, la tolleranza e la costruzione di un futuro comune, affiancando il rispetto per le vittime a un impegno concreto contro ogni forma di strumentalizzazione della memoria a fini propagandistici.
L’auspicio è che questo gesto di memoria collettiva possa contribuire a sanare le ferite del passato e a rafforzare i legami di amicizia e di collaborazione tra Italia e Croazia.

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