lunedì 18 Agosto 2025
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Unicam, voce dell’Università a Bruxelles per la Parità di Genere

L’Università di Camerino si fa interprete di un impegno civico e accademico di portata europea, aderendo con partecipazione attiva alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea.

Questo processo deliberativo, propedeutico alla definizione della Strategia per la Parità di Genere 2026-2030, rappresenta un’opportunità imprescindibile per orientare le politiche future verso un’effettiva promozione dell’equità e dell’inclusione.

La professoressa Maria Paola Mantovani, delegata del Rettore per la Parità di Genere, ha esortato la comunità universitaria – studenti, docenti, personale amministrativo e tecnico – a esprimere il proprio contributo, riconoscendo la necessità di un’azione concertata e condivisa per edificare un’Europa più giusta, equa e caratterizzata da pari opportunità sostanziali.
La consultazione, aperta a tutti i soggetti interessati, ambisce a raccogliere una pluralità di prospettive e proposte concrete, focalizzandosi sui nuclei fondamentali che plasmeranno la nuova strategia.

L’analisi critica e il dibattito costruttivo saranno cruciali per affrontare le sfide complesse che ancora permangono nel panorama europeo.

Tra i temi prioritari, spiccano la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, che richiedono approcci innovativi e multidisciplinari, e la garanzia del diritto alla salute, con particolare attenzione alle disuguaglianze di accesso e ai bisogni specifici delle diverse fasce di popolazione.

La parità retributiva, pilastro fondamentale per l’autonomia economica delle donne, sarà oggetto di un’attenta valutazione delle politiche esistenti e delle misure necessarie per colmare il divario salariale.

Parallelamente, l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, un tema sempre più centrale nella società contemporanea, necessita di soluzioni flessibili e sostenibili, che favoriscano la conciliazione e l’inclusione.
La promozione di pari opportunità occupazionali e condizioni di lavoro dignitose, con particolare attenzione alla riduzione del divario di genere nei settori STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), rappresenta un imperativo etico e un motore di crescita economica.
L’istruzione inclusiva e di qualità, capace di promuovere valori di rispetto e di contrastare gli stereotipi di genere fin dalla prima infanzia, è essenziale per formare cittadini consapevoli e responsabili.
Il rafforzamento della partecipazione politica delle donne, a tutti i livelli decisionali, e il sostegno alle politiche di genere, a livello locale, nazionale ed europeo, sono elementi imprescindibili per garantire una reale trasformazione sociale.
Questa consultazione non è solo un esercizio formale, ma un’occasione per contribuire attivamente alla costruzione di un futuro europeo più equo e prospero, dove il genere non sia un limite, ma una ricchezza.

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