06 aprile 2024 – 21:32
Il giorno successivo alla controversa decisione di annullare il campo largo a Bari, Giuseppe Conte si presenta in televisione per esporre le sue richieste a Elly Schlein: “Se lei desidera mantenere la promessa fatta a marzo del 2023, quando fu nominata segretaria del Partito Democratico con l’impegno di liberare il partito da capibastone e cacicchi, troverà in me un alleato prezioso”, dichiara durante la registrazione del programma “Accordi e Disaccordi” trasmesso in prima serata su Nove. Assicura di aver informato la segretaria dem prima dell’annuncio. “Non ho posto condizioni definitive a Elly Schlein. Le ho chiesto di rifletterci e darmi una risposta”, precisa in televisione parlando delle primarie a Bari. Smentisce categoricamente l’accusa di non aver avvertito Schlein in anticipo: “Ho parlato con lei venti minuti prima e siamo stati al telefono per altri venti. Il PD non mi ha proposto alcun altro candidato in mesi. Dove possiamo trovarne uno ora? Ho chiesto loro di indicarmi un motivo valido per opporsi. Hanno scelto il loro candidato, che secondo me è una scelta sbagliata… ma percheeacute; dovremmo respingere Laforgia in questa situazione?”, osserva Conte, elogiando le competenze e la stima nei confronti del candidato citato. Sulla possibilità che Laforgia si ritiri, Conte è aperto: “Se decidesse di ritirarsi, lo accetteremmo. Ma se decidesse di continuare, il Movimento 5 Stelle mantiene la sua coerenza e non c’è motivo per abbandonarlo”. Rifacendosi all’esempio della situazione politica in Basilicata, sottolinea: “Affermare che io o il Movimento 5 Stelle favoriamo la destra è un ragionamento distorto e privo di fondamento. Spesso sono gli scandali politici ad agevolare la destra”. Riguardo alla questione giudiziaria che coinvolge il comune pugliese, ribadisce: “La destra non ha diritto di parola neeacute; tantomeno può ergersi a giudice morale. Non sto dicendo che un ministro dell’Interno debba evitare le proprie responsabilità nel rispetto delle leggi vigenti. Sto sostenendo che l’immagine dei leader politici che cercano d’influenzare decisioni non contribuisce al corretto svolgimento delle istituzioni.” Infine, conclude Conte riferendosi all’opinione espressa da Paolo Mieli: “Non c’è nulla di male nel perseguire un cammino legittimo e coerente con i valori etici della politica”.
