A Melito Porto Salvo, i Carabinieri hanno eseguito un intervento di fermo patrimoniale e custodia cautelare a carico di un uomo di sessant’anni, inserito in una complessa vicenda di persecuzione che ha visto come vittima una donna di 50 anni.
L’azione, resa possibile da un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, emessa su impulso della Procura della Repubblica, rappresenta un punto culminante di un’indagine approfondita e meticolosa.
La vicenda, che affonda le sue radici in un periodo prolungato, testimonia un comportamento aggressivo e insistente da parte del soggetto nei confronti della donna, configurando inequivocabilmente i reati di stalking e, potenzialmente, molestie aggravate.
Le azioni persecutorie si sono manifestate attraverso una pluralità di comportamenti, che vanno dal pedinamento ossessivo e telefonate anonime, volte a creare un clima di terrore e ansia nella vittima, fino a veri e propri inseguimenti in auto, configurando un pericolo concreto per la sua incolumità personale.
Le indagini, avviate a seguito della denuncia presentata dalla donna, hanno portato alla luce una situazione di elevata gravità.
L’elemento cruciale che ha contribuito in modo determinante alla ricostruzione della dinamica è stato l’utilizzo del sistema di videosorveglianza locale, le cui immagini hanno immortalizzato un episodio particolarmente drammatico: la donna, nel tentativo di sottrarsi all’aggressore, si è rifugiata in un locale pubblico, dimostrando così il livello di angoscia e paura in cui versava.
Questa azione, immortalata dalle telecamere, ha fornito una prova tangibile e incontrovertibile a supporto delle accuse formulate, corroborando la denuncia e permettendo agli inquirenti di ricostruire con precisione la sequenza degli eventi.
La custodia cautelare domiciliare disposta dal Gip mira a tutelare la sicurezza della donna e a impedire ulteriori contatti o azioni persecutorie da parte dell’indagato, garantendo al contempo il rispetto dei suoi diritti fondamentali durante il procedimento penale.
L’episodio solleva questioni di profonda rilevanza sociale riguardanti la vulnerabilità delle vittime di stalking, la necessità di rafforzare i meccanismi di protezione e di sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno spesso sottovalutato, ma di impatto devastante sulla vita delle persone coinvolte.