Nel corso del mese di luglio, le attività di controllo e prevenzione svolte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno restituito un quadro allarmante delle irregolarità economico-finanziarie che affliggono la provincia, soprattutto nelle aree ad alta vocazione turistica.
Le verifiche, intensificate in risposta all’aumento dei flussi turistici, hanno evidenziato una diffusa cultura dell’illegalità che impatta negativamente sulla concorrenza leale, sulla sicurezza dei consumatori e sulla tutela del lavoro.
Il settore commerciale si è rivelato particolarmente vulnerabile, con 567 violazioni fiscali contestate a un numero pari di esercizi.
Parallelamente, sono stati individuati 173 lavoratori impiegati in condizioni irregolari, tra cui 173, con un preoccupante impatto sull’economia sommersa e sullo sfruttamento del lavoro.
La localizzazione di queste irregolarità, concentrata tra la penisola sorrentina, l’area flegrea e il nolano, sottolinea la necessità di un’attenzione mirata a queste specifiche aree geografiche.
La gravità delle infrazioni ha portato, in 27 casi, all’invio di richieste di sospensione dell’attività imprenditoriale alla Direzione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, poiché il numero di lavoratori non regolari superava il 10% del personale assunto.
Il mercato del commercio abusivo ha rappresentato un altro nodo critico.
Oltre a 64 irregolarità riscontrate, con il sequestro di oltre 36.000 prodotti privi di autorizzazione e il sequestro di attrezzature balneari, sono stati scoperti soggetti che operavano illegalmente come guide turistiche e accompagnatori a Capri, spesso omettendo informazioni trasparenti sui costi dei loro servizi.
Anche il settore ricettivo ha mostrato debolezze strutturali, con 58 irregolarità rilevate in strutture alberghiere per mancata esposizione dei codici identificativi nazionali e omissione di comunicazioni sui prezzi minimi e massimi del pernottamento.
In molti casi, le strutture dichiaravano un numero di camere inferiore rispetto a quelle effettivamente disponibili.
L’emergenza si estende anche al settore dei servizi, con quattro individui scoperti ad operare illegalmente come noleggio con conducente, e 24 tassisti sanzionati per violazioni relative all’esposizione del tariffario, all’inizio corsa fuori dal territorio comunale e alla mancata attivazione del tassametro.
L’attività di gestione abusiva di parcheggi, diffusa in diverse zone della provincia, ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di nove persone recidive.
Un impatto significativo è stato registrato anche nel contrasto alla contraffazione e alla vendita di prodotti non sicuri.
Sono stati sequestrati 247.000 articoli contraffatti e quasi due milioni di prodotti ritenuti non sicuri, con 129 persone denunciate per contraffazione e 103 segnalate alla Camera di Commercio.
Le attività antidroga hanno portato al sequestro di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e alla segnalazione di un numero elevato di persone, tra cui anche dei minori.
La lotta al contrabbando ha portato al sequestro di sigarette e all’arresto di responsabili.
Infine, l’intensificazione dei controlli sulla movimentazione transfrontaliera di valuta all’aeroporto di Capodichino ha portato all’intercettazione di un milione di euro in valuta e titoli non dichiarati, con conseguenti sequestri per un valore di quasi novanta mila euro.
Questi dati complessivi delineano un quadro complesso e articolato di illegalità, che richiede un impegno costante e coordinato da parte delle forze dell’ordine, delle istituzioni e dei cittadini per garantire un ambiente economico più equo, sicuro e trasparente.