Mercoledì 20 agosto, Piazza Garibaldi a Parma si trasformerà in un luogo di memoria e di profonda riflessione, ospitando un evento promosso dal Comune di Parma e dalla Comunità palestinese locale, in continuità con l’azione simbolica compiuta il 14 agosto a Monte Sole.
L’iniziativa, nata sotto l’egida del Cardinale Matteo Maria Zuppi e della Piccola Famiglia dell’Annunziata, si propone di commemorare le giovani vite spezzate dal conflitto israelo-palestinese, estendendo la riflessione dal 7 ottobre 2023 fino al 15 luglio 2025.
L’azione centrale consisterà nella lettura pubblica, ininterrotta, dei nomi dei bambini palestinesi e israeliani deceduti, di età compresa tra lo zero e i dodici anni.
Un gesto di profonda umanità, volto a restituire dignità e identità a quei nomi che, altrimenti, rischierebbero di essere inghiottiti dalla brutalità della guerra e dalle statistiche.
La lettura rappresenta un atto di testimonianza, un impegno morale a non dimenticare la fragilità e la vulnerabilità delle generazioni future, vittime innocenti di un conflitto radicato in dinamiche complesse e dolorose.
Gli organizzatori sottolineano che l’atto di leggere non è un mero esercizio di memoria, ma un’affermazione di principi fondamentali: il diritto alla vita, il rispetto del diritto internazionale umanitario e la necessità imperativa di porre fine all’utilizzo di armi in zone di conflitto.
L’evento si configura come un appello esplicito a una cultura della pace, un monito contro la spirale di violenza che perpetua sofferenza e distruzione.
Per garantire la massima accuratezza e trasparenza, l’elenco delle vittime israeliane è stato elaborato sulla base di un documento ufficiale fornito dal governo, corredato di fotografie e brevi biografie che raccontano le loro storie.
L’elenco delle vittime palestinesi, invece, si basa su dati forniti dal Ministero della Salute di Gaza, verificati e resi pubblici dal Washington Post, e presentati in ordine di età.
Il numero approssimativo delle vittime palestinesi si attesta intorno alle dodicimila, un dato che testimonia la gravità e la disuguaglianza delle perdite umane.
L’iniziativa vuole stimolare un dibattito più ampio sulla complessità del conflitto israelo-palestinese, promuovendo la comprensione reciproca e la ricerca di soluzioni pacifiche e durature.
L’eco di quei nomi letti a Parma risuona come un appello urgente alla responsabilità collettiva, invitando la comunità internazionale a impegnarsi attivamente per garantire la protezione dei diritti umani e la costruzione di un futuro di pace e giustizia per tutti.
L’evento non si esaurisce in un momento commemorativo, ma aspira a diventare il punto di partenza di un percorso di sensibilizzazione e di azione concreta.