sabato 13 Settembre 2025
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Crisi Paesaggio a Milano: Emergenza Urbanistica e Futuro Incerto

La recente crisi della Commissione Paesaggio di Palazzo Marino ha innescato un trasferimento di centinaia di pratiche urbanistiche alla Commissione Paesaggio della Città Metropolitana, una mossa che solleva profonde preoccupazioni circa la stabilità e l’efficacia della pianificazione territoriale milanese.
Lungi dall’essere una soluzione definitiva, l’attuale disposizione appare come un intervento d’emergenza, un palliativo che, secondo osservatori come Alessandro Sorte, non solo perpetua l’immagine di un Comune in stato di stallo, ma rischia di esacerbare le già esistenti criticità.

Il problema centrale risiede nella capacità della Commissione Metropolitana di gestire un carico di lavoro così consistente, soprattutto considerando la sua struttura operativa.
Si tratta di un organismo, per sua natura, destinato a un ruolo di consulenza, non di emissione di atti autorizzativi.

L’impossibilità di rilasciare permessi implica che qualsiasi parere negativo o condizionato emesso dalla Commissione Metropolitana possa generare un contenzioso prolungato, con i ricorrenti che si appellerebbero al Comune di Milano come ente originario di competenza.
Questo meccanismo innescherebbe un ciclo di ricorsi e contro-ricorsi, aggravando ulteriormente la paralisi amministrativa e la conseguente incertezza per gli operatori del settore e per i cittadini.

La situazione evidenzia una più ampia questione: la fragilità della governance del territorio in un contesto urbanistico complesso come quello milanese.

La rapida urbanizzazione, la necessità di conciliare sviluppo economico e tutela ambientale, e le pressioni derivanti da interessi divergenti richiedono un quadro normativo solido, una pianificazione strategica a lungo termine e, soprattutto, una Commissione Paesaggio composta da esperti competenti e indipendenti, in grado di valutare le istanze in gioco con equilibrio e lungimiranza.
L’attuale emergenza è sintomo di una gestione carente, che ha privilegiato soluzioni operative a breve termine a scapito di una visione organica e sostenibile.

L’imminente nomina della nuova Commissione Paesaggio comunale rappresenta un’opportunità cruciale per invertire la tendenza e ripristinare un processo decisionale trasparente ed efficiente.

È imperativo che la selezione dei candidati sia rigorosa, basata su criteri di competenza tecnica, esperienza professionale e, soprattutto, indipendenza.
Milano, capitale economica e culturale del Paese, merita un’amministrazione capace di affrontare le sfide del futuro con responsabilità e innovazione, superando la logica degli interventi tampone e proiettandosi verso un modello di sviluppo urbanistico realmente all’altezza delle sue potenzialità.
Il nodo cruciale è passare da una gestione d’emergenza a una pianificazione strategica, garantendo un equilibrio tra sviluppo, tutela del patrimonio paesaggistico e partecipazione democratica.

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