martedì 19 Agosto 2025
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Canale Iren: Messa in secca per salvare fauna e ambiente

L’intervento di “messa in secca” del canale artificiale dell’Iren, nel tratto compreso tra la Loggia e Moncalieri, ha rappresentato un’operazione complessa e strategica, volta a garantire la salvaguardia dell’ecosistema fluviale e la conseguente manutenzione strutturale del corso d’acqua.
L’attività, condotta con rigore tecnico dai professionisti della Città Metropolitana di Torino, ha visto la preziosa collaborazione delle guardie ittiche volontarie, membri dell’Unione Consigli di Valle dei Pescatori di Torino, che hanno contribuito attivamente sia al trasferimento della fauna acquatica che alla rimozione dei sedimenti detritici e dei rifiuti accumulati.

La “messa in secca”, una pratica essenziale per consentire interventi di manutenzione periodica, si configura come una delicata operazione di trasloco biologico.
La fauna ittica, composta da diverse specie – barbi, cobiti, alborelle – è stata temporaneamente spostata nel fiume Po, assicurando la continuità della sua sopravvivenza.
Un aspetto particolarmente significativo è la gestione dei siluri, una specie alloctona e opportunistica, la cui presenza nel canale rappresenta una potenziale minaccia per l’equilibrio ecologico del Po.

A differenza delle altre specie autoctone, i circa 350 siluri catturati sono stati conferiti a un’azienda specializzata nella produzione di farine per animali da compagnia, un approccio responsabile volto a prevenire ulteriori impatti negativi sull’ambiente fluviale.

Questa decisione sottolinea l’importanza di una gestione integrata della biodiversità, considerando le implicazioni ecologiche derivanti dall’introduzione di specie non native.
L’azione ha rivelato, inoltre, la gravità del problema dell’abbandono dei rifiuti nei corsi d’acqua, come testimoniato dalla scoperta di parti di uno sportello di bancomat, provenienza ignota.

Un’ulteriore elemento di riflessione sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione e di un impegno collettivo per la tutela dell’ambiente.
Secondo il consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero, delegato all’ambiente, l’impegno della Città Metropolitana e delle guardie ittiche volontarie si traduce in oltre cento interventi annuali di recupero della fauna acquatica, eseguiti in diversi alvei fluviali e torrenti, in seguito a eventi naturali o interventi artificiali che richiedono la temporanea interruzione del flusso idrico.
Questa attività, formalmente sancita dalla legge regionale 37 del 2006, rappresenta un pilastro fondamentale per la salvaguardia del patrimonio ittico e la preservazione della salute degli ecosistemi fluviali, testimoniando un approccio proattivo e responsabile nella gestione del territorio.

L’operazione non è quindi un episodio isolato, ma parte di un programma continuo di monitoraggio e intervento volto a garantire la sostenibilità ambientale del sistema idrografico torinese.

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