02 aprile 2024 – 13:45
Raffaele ‘Lello’ Capriati, figura di spicco nel panorama criminale di Bari vecchia, è stato brutalmente assassinato ieri sera nel rione Torre a Mare. Il nipote del noto boss Tonino Capriati è stato colpito da quattro proiettili sparati con precisione chirurgica: tre hanno raggiunto la sua testa mentre uno si è conficcato nella spalla, segno inequivocabile dell’operazione di un killer esperto. L’arma utilizzata sembra essere stata un revolver, suggerendo l’impiego di un solo esecutore che potrebbe essere fuggito rapidamente a bordo di una moto.La scena del crimine evoca gli spettri del passato oscuro della criminalità organizzata, con echi di vendetta e potere che permeano l’aria intorno al corpo senza vita di Raffaele Capriati. Il clan mafioso omonimo ha subito una perdita significativa con la morte del giovane affiliato, lasciando un vuoto di potere e intrighi nel sottobosco criminale della città.Le indagini sul delitto sono già in corso, ma il silenzio regna sovrano tra i residenti del quartiere, intimoriti dalla presenza ancora latente della mafia locale. Le autorità si trovano di fronte a un enigma intricato da risolvere, cercando di penetrare nelle intricate dinamiche che hanno portato all’esecuzione di Raffaele Capriati. La paura e il riserbo della comunità complicano ulteriormente il compito degli investigatori, che devono agire con prudenza per non destare sospetti o mettere a repentaglio la propria sicurezza.La morte violenta di Raffaele ‘Lello’ Capriati rappresenta un capitolo oscuro nella storia criminale della città, evidenziando ancora una volta il controllo serrato delle famiglie mafiose sul territorio e la ferocia con cui proteggono i propri interessi. Mentre Bari piange la perdita di un altro figlio caduto vittima della violenza e dell’illegalità, le domande senza risposta si accumulano e il timore per nuovi attacchi resta vivo nell’animo dei cittadini.