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Termoli: il Premio Basilico celebra poesia e identità locale

Termoli celebra la sua anima poetica: il Premio Basilico 2025 tra tradizione, innovazione e omaggi illustriIl Teatro Verde del parco comunale di Termoli si è illuminato di parole, suoni e emozioni per l’edizione 2025 del Premio Basilico, un concorso di poesia in vernacolo che, ideato e diretto dall’eclettico artista Basso Caruso, rappresenta un ponte tra passato e presente della cultura locale.

L’evento, intitolato al cantore popolare Lino Basilico, ha visto confrontarsi sei voci autentiche del territorio: Anna Gina Costantino, Rosa Sciarretta, Roberto Cappella, Biagio D’Ippolito, Angelo Marolla e Antonio Mucci, tutti interpreti di un dialetto carico di storia e sentimento.
La serata, che ha trasceso la semplice competizione, è stata un vero e proprio viaggio nell’identità termolese, un tessuto sonoro intessuto di ricordi, immagini e riflessioni.
Rosa Sciarretta e Roberto Cappella si sono distinti per la forza espressiva delle loro liriche, conquistando la giuria e il pubblico con versi che catturano l’essenza della vita quotidiana, le peculiarità del paesaggio e le sfumature dell’animo popolare.
L’atmosfera festosa è stata vivacizzata dalla performance del duo Basso Caruso e Basso Del Casale, in arte BeB show, che ha proposto un cabaret esilarante dedicato a San Basso, figura venerata come patrono della città e protettore delle comunità marinare.
Un omaggio che ha saputo coniugare sacro e profano, sacro e profano, in un intreccio di comicità e devozione.
Momenti di alta qualità artistica sono stati offerti anche da Sebastiano Di Pardo, che ha rielaborato in chiave dialettale alcuni episodi de “I Promessi Sposi” di Manzoni, e dal regista Angelo Caserio, che ha commosso il pubblico con un sentito elogio a Pippo Baudo, amico e mentore.

Caserio ha dipinto il ritratto di un uomo di cultura, un artista poliedrico che ha sempre amato e sostenuto tutte le forme d’arte, sottolineando l’importanza del rapporto umano e professionale che lo ha legato a Baudo.

Il Premio alla carriera è stato conferito a Saverio Metere, poeta e scrittore originario di Termoli, ma residente a Milano.

Metere, autore del glossario del vernacolo termolese e di quindici pubblicazioni che spaziano dalla poesia all’autobiografia, dal romanzo alla sceneggiatura teatrale, ha espresso il suo profondo legame con la città natale, definendola un porto sicuro per la sua ispirazione poetica.
Ha presentato il suo ultimo lavoro, “Retrospettiva,” un ricco campionario di scritti e poesie che ripercorrono un percorso creativo dagli anni ’80 ad oggi, offrendo uno spaccato prezioso dell’evoluzione culturale e sociale di Termoli.
La serata ha visto anche la partecipazione di altri artisti di spicco del panorama locale, tra cui Nicola Palladino, le voci di Cara D’Ambrosio e Chiara Scarpone, e il talentuoso Luca Grassia, capace di trascinare il pubblico con la sua energia contagiosa.
A consegnare i prestigiosi riconoscimenti, simboli della tradizione artistica termolese, sono intervenuti i Lari dello scultore Cleofino Casolino, affiancati dagli assessori comunali Paola Cecchi e Mariella Vaino, a testimonianza del forte sostegno istituzionale a questa importante iniziativa culturale.
Il Premio Basilico si conferma, dunque, un evento imprescindibile per la valorizzazione del patrimonio linguistico e artistico di Termoli, un faro che illumina il futuro della sua identità culturale.

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