mercoledì 20 Agosto 2025
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Rientro in Libano: Genova Cavalleria e Pozzuolo del Friuli tornano a casa

Il rientro in Italia del Reggimento “Genova” Cavalleria (4°) e del Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli”, a conclusione del loro impegnativo tour di servizio nell’ambito della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), segna un capitolo significativo nella storia recente dell’Esercito Italiano.
Le due unità, provenienti rispettivamente da Palmanova e Gorizia, hanno operato sotto la responsabilità del Comando della Brigata “Pozzuolo del Friuli”, incaricata del delicato Settore Ovest, un’area cruciale per la stabilizzazione del Libano.

Il periodo di operatività, compreso tra febbraio e agosto, si è rivelato un banco di prova complesso, esigendo dai militari un grado di prontezza operativa inusuale e una capacità di reazione immediata.
L’ambiente operativo era infatti caratterizzato da una fragilità intrinseca, richiedendo una costante vigilanza per prevenire l’innesco di nuove escalation e per garantire la tenuta della stabilità, soprattutto lungo la Blue Line, linea di demarcazione tra Libano e Israele.

Il Reggimento “Genova” Cavalleria, cuore pulsante del monitoraggio e del pattugliamento, ha esercitato un ruolo primario nella sorveglianza del confine, agendo in sinergia con le forze armate libanesi e con le altre componenti multinazionali impiegate nella missione.
Questa collaborazione, elemento chiave per il successo dell’operazione, ha favorito la condivisione di informazioni cruciali e la creazione di un clima di fiducia reciproca, fondamentale per la prevenzione di incidenti e per la costruzione di relazioni positive con la popolazione locale.
Parallelamente, il Reggimento Logistico “Pozzuolo del Friuli” ha svolto un compito essenziale non solo nel garantire il supporto logistico alle unità operative del Settore Ovest, ma anche nell’implementazione di iniziative CIMIC (Civil-Military Cooperation).

Queste azioni, volte a rafforzare i legami tra l’esercito e la comunità locale, hanno avuto un impatto significativo sul tessuto sociale libanese.

Tra gli esempi più significativi si annovera la donazione di materiale didattico e di supporto alla scuola per bambini disabili “Al Hanan” di Tiro, un gesto di solidarietà che ha contribuito a migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili.
Inoltre, il rifacimento della rete idrica in alcune aree ha rappresentato un intervento concreto per risolvere problemi infrastrutturali che affliggono la popolazione civile, testimoniando l’impegno dell’Esercito Italiano nella promozione dello sviluppo sostenibile e del benessere sociale.
L’operazione UNIFIL, e in particolare il contributo di questi due reggimenti, ha incarnato un modello di presenza militare responsabile, volto non solo a garantire la sicurezza, ma anche a favorire la cooperazione e la costruzione di relazioni positive tra culture diverse, in un contesto geopolitico particolarmente delicato.

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