giovedì 21 Agosto 2025
22.5 C
Palermo

Concessioni balneari in Sicilia: stop alle barriere, l’accesso al mare libero.

La recente ondata di interventi normativi volti a ridefinire l’accesso e l’utilizzo del demanio marittimo in Sicilia si concretizza in disposizioni imperative per i concessionari balneari.
La circolare dell’assessore al Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, e le successive note dirigenziali firmate da Calogero Beringheli, rappresentano un punto fermo nella delicata questione delle concessioni demaniali, mirate a garantire la fruibilità pubblica della spiaggia e a contrastare pratiche che ne limitano l’accesso libero e incondizionato.

La normativa vigente, con un’azione decisa e senza ambiguità, proibisce l’installazione di barriere fisiche quali staccionate, recinzioni rigide, tornelli e qualsiasi altro dispositivo che possa ostacolare il transito dei bagnanti lungo la battigia.

Queste strutture, in passato considerate parte integrante di alcuni stabilimenti balneari, sono ora definite incompatibili con il principio di accesso pubblico al lido.
La rimozione di tali elementi, già presenti, è imposta con un termine perentorio di dieci giorni, pena la decadenza della concessione stessa.

L’intervento si rivolge con particolare urgenza alla società Italo-Belga, gestrice dello stabilimento di Mondello, a seguito di ispezioni condotte dalla Guardia di finanza e dalla Guardia Costiera, che hanno rilevato difformità rispetto alla normativa vigente.

La società è tenuta a rimuovere, nel termine indicato, le quattro installazioni di controllo accessi e tutte le delimitazioni rigide lungo la battigia.

L’utilizzo, invece, di cime o altri dispositivi mobili, facilmente spostabili, è consentito, segnando un compromesso tra le esigenze gestionali degli stabilimenti e il diritto alla fruizione pubblica del lido.

Questo sforzo di regolamentazione si inquadra in un più ampio piano strategico messo in atto dal governo regionale, volto a razionalizzare il sistema delle concessioni balneari.

Un elemento chiave di questo piano è l’adozione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), strumenti urbanistici che delineano le modalità di fruizione del litorale e che impongono agli enti locali un adeguamento preciso.
L’impegno dell’assessorato dell’Ambiente ha portato alla redazione di ben 93 PUDM in un solo anno, dimostrando una volontà di strutturare un quadro normativo chiaro e univoco.
L’assessore Savarino sottolinea che queste disposizioni dirigenziali non solo chiarificano le regole, ma anche tracciano un confine netto tra ciò che è permesso e ciò che è proibito, promuovendo una cultura della trasparenza e del rispetto del diritto di accesso alla spiaggia.

La Regione Siciliana, con il presidente Schifani, si impegna a vigilare sul rispetto di queste normative, garantendo controlli attenti e sanzioni per chiunque le contravvenga, con l’obiettivo di restituire ai cittadini un accesso libero e incondizionato al mare.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -