giovedì 21 Agosto 2025
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Palestra Boni: Via libera al restauro, un simbolo per San Severino

Il recupero della storica palestra Boni, precedentemente nota come Gil, a San Severino Marche (Macerata), rappresenta una pietra miliare nel percorso di ricostruzione post-sismica del territorio, grazie al via definitivo concesso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
L’edificio, gravemente lesionato dal terremoto del 2016, non è solo una struttura sportiva, ma un elemento identitario per la comunità, testimone di una storia secolare intrecciata con l’evoluzione sociale e culturale del paese.
L’intervento progettato mira a un restauro profondo che trascende il semplice consolidamento sismico.

Si tratta di una complessa operazione di rifunzionalizzazione che ambisce a restituire alla comunità un edificio riqualificato, sicuro e modernamente attrezzato, preservandone al contempo l’inestimabile valore storico-architettonico.
Il progetto, frutto di un’attenta analisi multidisciplinare, prevede un intervento strutturale volto a garantire la resilienza dell’edificio di fronte a futuri eventi sismici.
Questo non si limiterà alla sola riparazione delle lesioni, ma includerà l’adozione di tecniche innovative e materiali all’avanguardia, nel rispetto delle normative vigenti e con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.
Parallelamente al consolidamento strutturale, sarà realizzata una completa riorganizzazione degli spazi interni.
L’obiettivo è ottimizzare la funzionalità dell’edificio, creando nuove aree destinate a spogliatoi moderni, depositi organizzati e uffici efficienti, pensati per rispondere alle esigenze degli utenti e del personale.
L’introduzione di uno spazio di ingresso accogliente e funzionale ne definirà l’identità e faciliterà l’accesso.

Anche lo spazio esterno, attualmente adibito a parcheggio, sarà oggetto di un intervento di riqualificazione.

La trasformazione di quest’area, con una progettazione attenta all’estetica e alla fruibilità, restituirà alla comunità uno spazio pubblico vivibile, che valorizzi l’edificio e ne integri armoniosamente l’immagine.
Particolare attenzione sarà dedicata al miglioramento dell’accessibilità per persone con disabilità, garantendo la piena inclusione e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

La Soprintendenza, garante della tutela del patrimonio culturale, ha autorizzato l’esecuzione dei lavori subordinandola al rigoroso rispetto di specifiche prescrizioni, volte alla salvaguardia e alla valorizzazione degli elementi storici presenti.

Questo implica un impegno costante nella ricerca di soluzioni progettuali che concilino le esigenze di modernizzazione con la conservazione della memoria storica dell’edificio, preservandone le peculiarità architettoniche e gli affreschi o decorazioni originali.

Il restauro si configura quindi come un atto di responsabilità verso il passato e un investimento per il futuro della comunità di San Severino Marche.

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