giovedì 21 Agosto 2025
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Villa Guelfi: un eremita, i giovani e un’alleanza inattesa.

Nascosto tra le memorie sbiadite di Villa Guelfi, un’imponente dimora nobiliare ormai segnata dal tempo e dall’abbandono, si aggira una figura solitaria.
Un uomo, la cui esistenza sembra scolpita nella malinconia e nel distacco, un eremita involontario custode di un passato che vorrebbe dimenticare.
L’abito trasandato, la barba incolta, il mezzo-toscano che divampa tra le dita: un’iconografia di chi si è rifugiato nella contemplazione silenziosa, lontano dal frastuono del mondo.
La sua quiete, però, viene sconvolta dalla comparsa inattesa di una nuova presenza.

Un gruppo di giovani, studenti e neolaureati provenienti da diverse discipline – agraria, scienze ambientali, architettura del paesaggio – ha scelto Villa Guelfi come base per un progetto di recupero ambientale e agricolo.

Un’iniziativa coraggiosa, nata dalla volontà di ridare vita a una terra dimenticata, di risvegliare i vigneti ormai soffocati dalle erbacce, di restituire dignità a un patrimonio storico e culturale in stato di grave degrado.
Tra loro spicca Matilde, una giovane donna legata a Villa Guelfi da un filo invisibile che la connette alle sue radici.
Nata e cresciuta in quel luogo, conserva nella memoria i racconti del nonno, il Conte Guelfo Guelfi, un uomo che ha dedicato la sua vita alla cura della terra e alla salvaguardia delle tradizioni contadine.

Matilde incarna la speranza di un futuro sostenibile, un futuro in cui l’uomo e la natura possano coesistere in armonia.
L’irruzione di questa comunità giovanile suscita nel solitario abitante di Villa Guelfi una profonda inquietudine.
La sua volontà iniziale è quella di respingere questi intrusi, di preservare il suo isolamento, la sua tranquillità.

Ma le stagioni, inesorabili, scandiscono il passare del tempo, segnando un cambiamento interiore.

La primavera irrompe con la sua vitalità, l’estate matura i grappoli, e il conflitto iniziale si trasforma, inaspettatamente, in convivenza, poi in un’alleanza inattesa.
Un processo di trasformazione che coinvolge non solo i personaggi, ma anche il paesaggio stesso, che lentamente si risveglia alla vita.

“Cinque Secondi,” il nuovo film di Paolo Virzì, disponibile dal 30 ottobre distribuito da Vision Distribution, è un’opera che esplora queste dinamiche con la sensibilità e l’ironia che contraddistinguono il regista.
Un viaggio introspettivo e corale, ambientato in un angolo di Toscana intriso di storia e bellezza, che riflette sulle generazioni, sulla memoria, sulla possibilità di redenzione.

Il film, interpretato da un cast eccezionale – Valerio Mastandrea, Galatea Bellugi, Ilaria Spada, Anna Ferraioli Ravel e Valeria Bruni Tedeschi – è il risultato di una complessa lavorazione creativa, frutto della collaborazione tra Paolo Virzì, Francesco Bruni e Carlo Virzì, e supportato da importanti case di produzione come Greenboo Production e Indiana Production.

Un progetto ambizioso che coinvolge anche Sky e Playtime, e che promette di emozionare e far riflettere il pubblico italiano e internazionale.

Le prime immagini, il trailer e il poster, unitamente alle suggestive illustrazioni del regista, anticipano un’esperienza cinematografica indimenticabile.

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