giovedì 21 Agosto 2025
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Valle d’Aosta, spento l’incendio: 50 ettari bruciati

La drammatica vicenda degli incendi che hanno colpito la Valle d’Aosta, iniziata domenica scorsa a Saint-Denis e successivamente estesi al territorio di Verrayes, si conclude ufficialmente con la dichiarazione di spegnimento completo e avvio delle operazioni di bonifica.

Un evento che, estendendosi per una superficie di circa 50 ettari, ha messo a dura prova le risorse umane e materiali della regione, evidenziando la fragilità degli ecosistemi alpini di fronte a eventi atmosferici estremi e alla crescente pressione antropica.
Le operazioni di contrasto, protrattesi per oltre tre giorni, hanno rappresentato un esempio significativo di collaborazione tra diverse componenti istituzionali e di volontariato.

Oltre agli agenti del Corpo Forestale valdostano, costantemente impegnati nella prevenzione e nella gestione del rischio incendi boschivo, il nucleo antincendio boschivo del Dipartimento Risorse Naturali ha svolto un ruolo cruciale nella valutazione dei danni e nell’identificazione delle aree prioritarie.

Il contributo dei Vigili del Fuoco, sia professionisti che volontari provenienti da ben 39 dei 71 distaccamenti comunali attivi nella regione, è stato essenziale per arginare la propagazione delle fiamme.
La mobilitazione complessiva ha coinvolto, in diverse fasi, ben 269 operatori, con un picco di 110 persone attive lunedì 18 agosto, sottolineando l’intensità dell’impegno richiesto.
L’elemento strategico delle operazioni di spegnimento è stato l’utilizzo massiccio di mezzi aerei.
Tre elicotteri hanno operato contemporaneamente domenica e lunedì, mentre un singolo elicottero è rimasto in volo martedì e mercoledì, accumulando un totale impressionante di oltre 56 ore di volo.

Questa capacità aerea si è rivelata fondamentale per raggiungere aree impervie e per il rapido rifornimento di acqua, fattori cruciali nell’efficacia dell’intervento.

L’evento ha riacceso il dibattito sulla vulnerabilità del patrimonio forestale alpino, un ecosistema complesso e delicato, particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici e alla combinazione di siccità prolungata e alte temperature.
L’incendio non solo ha distrutto una significativa porzione di bosco, con ripercussioni sulla biodiversità e sulla stabilità del suolo, ma ha anche evidenziato la necessità di investimenti continui nella prevenzione, nella formazione del personale e nell’aggiornamento delle attrezzature.

L’intervento coordinato da parte della Protezione Civile, con il supporto di tutti gli attori coinvolti, ha dimostrato l’importanza di una risposta unitaria e tempestiva in situazioni di emergenza, ma sottolinea al contempo l’urgenza di adottare misure di mitigazione del rischio a lungo termine per proteggere il territorio e le comunità locali.

Il Presidente della Regione, esprimendo profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a risolvere l’emergenza, ha riconosciuto il valore inestimabile del lavoro svolto dai vigili del fuoco, dal Corpo Forestale, dalle forze dell’ordine, dai sindaci e dalle comunità colpite, un tributo a un impegno corale che ha evitato conseguenze ancora più gravi.

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