04 giugno 2024 – 12:40
Nel cuore della notte, tra le strade deserte di Collegno, alle porte di Torino, si consuma un dramma che ha dell’incredibile. Una colf, una donna sulla cinquantina dai lineamenti segnati dalla fatica e dagli anni trascorsi al servizio di una famiglia benestante, viene investita da un’auto misteriosa mentre passeggiava tranquillamente con il suo fedele cane per le vie del quartiere. La vettura sfrecciò via senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso alla povera donna riversa sull’asfalto.Ciò che rende ancora più agghiacciante questa vicenda è il fatto che i responsabili dell’aggressione sono stati individuati come i datori di lavoro della vittima: marito e moglie apparentemente rispettabili, ma in realtà mostri senza scrupoli. La loro vendetta nei confronti della colf licenziata è stata così spietata da mettere in serio pericolo la sua vita. Le ferite riportate dalla donna sono molteplici e profonde, con lesioni gravi al torace, al volto e alla testa, oltre a una ferita aperta alle gambe che ha richiesto un intervento chirurgico d’urgenza.Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato alla luce una verità sconvolgente: la vittima aveva già denunciato i suoi aguzzini per maltrattamenti ripetuti e abusi psicologici. Il licenziamento era stato solo l’ultimo atto di una serie di vessazioni subite dalla povera donna che aveva deciso finalmente di mettere fine a quel calvario quotidiano.Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza installate in zona, è stato possibile ricostruire nei dettagli l’agghiacciante attacco: i coniugi assassini si erano avvicinati alla loro preda con fare minaccioso prima di accelerare improvvisamente travolgendola senza pietà. Un gesto vile e codardo che ha scosso l’intera comunità locale.Attualmente i due criminali si trovano rinchiusi nelle fredde celle del carcere di Torino, accusati del grave reato di tentato omicidio premeditato nei confronti della loro ex dipendente. La giustizia dovrà fare il suo corso per punire adeguatamente questi mostri in umanità che non hanno esitato a compiere atti così barbari nei confronti di una donna innocente e indifesa.
