venerdì 22 Agosto 2025
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Meloni e il Cane Corso: Un Simbolo di Italianità.

In un gesto spontaneo e simbolico, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante un breve incontro informale in Puglia, ha risposto a una domanda divenuta, inattesa, un’occasione per celebrare un’icona della razza italiana.

L’immagine, catturata e diffusa sui social media dal giovane Aldo Mondelli, nipote dell’allevatore Michele Bocci, mostra Meloni che accarezza affettuosamente un esemplare di cane corso, in un contesto suggestivo: una masseria secolare a San Giovanni Rotondo, luogo in cui la Presidente trascorre un periodo di riposo.

La domanda, apparentemente semplice – “Giorgia, qual è il cane italiano per eccellenza?” – ha offerto alla Presidente un’opportunità per sottolineare l’importanza del patrimonio canino nazionale.
La risposta, univoca e appassionata, ha identificato il cane corso italiano come l’emblema della tradizione italiana.

Il cane corso, più che una razza, rappresenta un legame profondo con la storia e la cultura del nostro Paese.
Le sue origini affondano nell’antica Roma, dove veniva impiegato come cane da guardia, da combattimento e da lavoro, dimostrando forza, coraggio e lealtà.
La sua evoluzione nel corso dei secoli lo ha portato a diventare il fedele compagno dell’uomo, custode del territorio e simbolo di robustezza e dignità.

L’incontro, documentato in un breve video che ha rapidamente circolato online, non è solo un’occasione per ammirare la Presidente in un contesto rilassato, ma anche per riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare le razze canine autoctone.

Queste razze, spesso frutto di secoli di selezione naturale e di adattamento all’ambiente locale, incarnano un patrimonio genetico e culturale unico, che rischia di essere perso a causa della globalizzazione e della diffusione di razze straniere.

La scelta di Meloni di citare il cane corso come simbolo dell’italianità, in un momento di riposo in una regione ricca di tradizioni e di bellezze naturali, può essere interpretata come un segnale di attenzione verso il mondo rurale, l’allevamento e la salvaguardia delle nostre identità locali.

Un gesto che, al di là del valore puramente aneddotico, sottolinea l’importanza di riscoprire e celebrare le radici del nostro Paese, attraverso la valorizzazione del suo patrimonio naturale e culturale, un patrimonio che si manifesta anche nella potenza e nella nobiltà del cane corso italiano.

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