venerdì 22 Agosto 2025
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Sgombero del Leone Cavallo: Milano tra Legalità e Proteste

Il Leone Cavallo, fulcro di aggregazione sociale e testimonianza storica per Milano, ha subito un’azione di rilocalizzazione forzata dalla sua sede in via Watteau, un evento che ha concluso un lungo contenzioso legale e politico.
L’esecuzione, avvenuta ad agosto in anticipo rispetto alla data prevista del 9 settembre, ha visto l’intervento coordinato di forze dell’ordine – un dispositivo di 130 carabinieri affiancati da un numero ancora maggiore di agenti di polizia – che hanno accompagnato l’autorità giudiziaria e il legale della società immobiliare “L’orologio”, di proprietà della famiglia Cabassi, detentrice del diritto di proprietà.

L’atto di rilocalizzazione non è giunto inatteso.

Precedenti segnali, come la sentenza della Corte d’Appello di Milano che condannava il Ministero dell’Interno a versare oltre tre milioni di euro ai Cabassi per precedenti tentativi di sgombero falliti, e il successivo sollecito politico esercitato da una delegazione di Fratelli d’Italia al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, avevano prefigurato un’accelerazione nella risoluzione della questione.
Il Leone Cavallo, che celebra quest’anno il suo cinquantesimo anniversario, trascende la mera questione dell’ordine pubblico, assumendo un significato politico e simbolico di primaria importanza.

L’azione è stata presentata dal governo come un ripristino della legalità, con il Ministro Piantedosi che ha promesso tolleranza zero verso occupazioni abusive.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito l’inviolabilità dello stato di diritto e la necessità di garantire il rispetto della legge a tutela dei diritti di ogni cittadino.

Questi eventi sono stati letti come una rottura con gestioni pregresse, accusate di una eccessiva tolleranza verso comportamenti illegali.

Il Vicepremier e Segretario della Lega, Matteo Salvini, ha esortato all’applicazione uniforme della legge.

La decisione ha suscitato forti disappunti nel mondo civico e politico milanese.

Il sindaco Giuseppe Sala ha espresso il suo rammarico, sottolineando il valore storico e sociale che il Leone Cavallo riveste per la città.
Le madri e i frequentatori del centro sociale, riuniti in assemblea sotto la pioggia, hanno definito l’evento una “tragedia” e hanno annunciato una mobilitazione nazionale prevista per il mese di settembre, con una manifestazione di massa il 6.

Questa mobilitazione mira a preservare la memoria e a rivendicare il diritto all’aggregazione sociale in spazi pubblici, sollevando interrogativi complessi sul ruolo della legalità e della partecipazione democratica nella vita urbana.

L’episodio riapre un dibattito più ampio sulla necessità di conciliare l’applicazione rigorosa della legge con la tutela di spazi di socialità e di inclusione, fondamentali per il tessuto sociale milanese.

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