venerdì 22 Agosto 2025
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Sardegna: Siccità e Razionamenti Idrici a Sassari

La gestione delle risorse idriche in Sardegna sta affrontando una fase di particolare delicatezza, caratterizzata da una contrazione significativa del flusso di acqua grezza destinata ai potabilizzatori di Truncu Reale e Bidighinzu, gestiti da Abbanoa.

Questa situazione, segnalata dall’Ente Acque della Sardegna (Enas), evidenzia una complessa interazione di fattori che mettono a dura prova la resilienza del sistema idrico regionale.

La carenza idrica, esacerbata dalla persistente siccità che affligge gli invasi del nord-ovest sardo, in particolare Cuga e Bidighinzu, rappresenta la causa primaria del problema.
Questi bacini, cruciali per l’approvvigionamento idrico della regione, stanno registrando livelli preoccupantemente bassi, compromettendo la capacità di Abbanoa di garantire un flusso costante di acqua potabile.
A questa criticità si aggiungono i consumi elevati, tipici del periodo estivo, che amplificano ulteriormente la pressione sulla risorsa idrica.

Parallelamente, importanti interventi di efficientamento della rete idrica, in corso sugli acquedotti Coghinas 1 e 2 ad opera di Enas, sebbene finalizzati a migliorare la sostenibilità a lungo termine, stanno temporaneamente riducendo la disponibilità di acqua grezza.

La conclusione di questi lavori è attesa con impazienza, poiché si prevede che consentirà di ripristinare un adeguato volume di acqua proveniente dal lago Coghinas, alleviando così le attuali difficoltà.

La diminuzione del flusso in arrivo sta inevitabilmente limitando la produzione di acqua potabile e, conseguentemente, la sua distribuzione capillare.

Per scongiurare il rischio di un blocco totale dell’erogazione, con conseguenze gravissime per la città di Sassari, Abbanoa, in collaborazione con Enas, l’Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna (Adis) e l’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna (Egas), ha implementato una misura precauzionale: l’introduzione di sospensioni notturne dell’erogazione.
A partire dalla notte corrente, e fino al superamento della fase di criticità, l’erogazione dal serbatoio di via Milano, che alimenta la zona alta di Sassari, sarà sospesa dalle 23:00 alle 06:00 del mattino successivo.

Questa scelta, seppur impattante, è motivata dalla volontà di preservare i livelli critici dei serbatoi, garantendo così la continuità del servizio durante le ore diurne, quando i consumi sono più elevati.
Le aree interessate da questa limitazione includono Lu Fangazzu, San Paolo, San Giuseppe, Monserrato, Tingari, Monte Rosello medio, Sassari 2, Porcellana Alta, Badde Pedrosa, Valle Gardona e Gioscari.

Si sottolinea che le altre zone di Sassari non subiranno limitazioni nell’erogazione.
È importante considerare che il tempo necessario per il ripristino completo dell’erogazione dopo la riapertura del serbatoio di via Milano può variare tra le 2 e le 3 ore, a seconda dell’altitudine delle abitazioni e della posizione rispetto alla rete di distribuzione.

Questa emergenza idrica evidenzia la necessità di una gestione sempre più attenta e sostenibile delle risorse idriche in Sardegna, promuovendo misure di risparmio idrico, investendo in infrastrutture più efficienti e diversificando le fonti di approvvigionamento.

La collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni ai gestori, ai cittadini, è fondamentale per superare questa fase critica e garantire la disponibilità di acqua potabile per tutti.

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