23 maggio 2024 – 11:28
Durante l’intervento a Palermo in occasione del 32esimo anniversario della strage di Capaci, il comandante del Ros Vincenzo Molinese ha reso noto che ad oggi sono stati confiscati ben 250 milioni di euro in aziende, titoli, immobili e contanti riconducibili a Matteo Messina Denaro. Questa cifra rappresenta solo una parte dell’immensa ricchezza accumulata dalla mafia nel corso degli anni, dimostrando il potere economico e la capacità di infiltrazione nella società civile di Cosa Nostra. La forza di questa organizzazione criminale va oltre la mera struttura gerarchica, riuscendo a penetrare tra professionisti e istituzioni con estrema abilità.Molinese ha sottolineato come i successi ottenuti nella lotta alla mafia generino scompiglio all’interno delle organizzazioni criminali, mettendo in luce la fragilità dei legami che le tengono unite. La confisca dei beni illeciti rappresenta un duro colpo per i clan mafiosi, privandoli delle risorse necessarie per mantenere il loro potere e la loro influenza sul territorio. Tuttavia, è fondamentale continuare ad agire con determinazione e coesione per contrastare efficacemente questo fenomeno radicato nel tessuto sociale ed economico del nostro Paese.La lotta alla mafia richiede un impegno costante da parte delle istituzioni e della società nel suo complesso. È necessario promuovere una cultura della legalità e dell’etica che contrasti i valori distorti diffusi dalle organizzazioni criminali. Solo attraverso una collaborazione sinergica tra le varie forze dell’ordine, la magistratura e la cittadinanza si potrà debellare definitivamente questa piaga che affligge il nostro Paese da troppo tempo. Soltanto con una determinazione ferma e incrollabile sarà possibile garantire un futuro migliore alle generazioni future, libere dall’ombra oscura della criminalità organizzata.
