Il cielo del Ponente ligure, culla di panorami mozzafiato e sentieri incastonati tra le vette, è stato di nuovo abbagliato da una visione che evoca miti e leggende: il volo maestoso del grifone ( *Gyps fulvus*).
Questa imponente creatura, con un’apertura alare che può superare i tre metri, rappresenta un evento di rara suggestione, ben più di una semplice apparizione estetica.
È il simbolo tangibile di un successo nella conservazione della biodiversità, un inno alla resilienza degli ecosistemi montani e una testimonianza del potere dell’azione umana mirata alla protezione dell’ambiente.
La sua ricomparsa non è un fenomeno casuale, bensì il culmine di un percorso complesso e articolato.
Un tempo estinto dalle Alpi Liguri, il grifone ha beneficiato di un processo di ricolonizzazione naturale, stimolato e supportato da iniziative di reintroduzione avviate in aree limitrofe.
Queste azioni, frutto di un’attenta pianificazione e di una visione a lungo termine, hanno permesso alla specie di superare le barriere geografiche e di ristabilire una presenza significativa nel territorio ligure.
Il ritorno del grifone trascende il valore puramente simbolico.
Questo rapace, a differenza di aquile e falchi che predano attivamente, ricopre un ruolo ecologico cruciale come spazzino della natura.
La sua dieta esclusiva a base di carcasse animali non solo contribuisce a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi alpini, ma svolge anche una funzione primaria nella prevenzione della diffusione di malattie zoonotiche, un aspetto spesso sottovalutato ma di fondamentale importanza per la salute pubblica e la sicurezza alimentare.
L’azione di “pulizia” che svolge il grifone contribuisce a diminuire la presenza di patogeni, riducendo il rischio di contaminazione del suolo e delle acque.
L’avvistamento del grifone sulle Alpi Liguri è un chiaro segnale che gli investimenti mirati alla tutela dei parchi e alla conservazione della biodiversità producono risultati concreti e duraturi.
Il Parco delle Alpi Liguri si configura dunque come un vero e proprio “laboratorio” di biodiversità, un luogo dove sperimentare nuove strategie di gestione del territorio, promuovere l’educazione ambientale e offrire esperienze uniche a visitatori ed escursionisti.
Non si tratta solo di preservare specie iconiche, ma di ricostruire la complessità degli ecosistemi, favorendo la coesistenza di numerose specie e garantendo la fornitura di servizi ecosistemici essenziali.
Questa rinascita non solo arricchisce il patrimonio naturale della Liguria, ma genera anche benefici tangibili per le comunità locali, stimolando lo sviluppo di un turismo sostenibile e valorizzando il territorio in termini ambientali, culturali ed economici.
La presenza del grifone diventa così un elemento di attrazione turistica, capace di promuovere l’immagine della Liguria come regione attenta alla tutela del proprio patrimonio naturale e all’innovazione nella gestione del territorio.