08 maggio 2024 – 20:57
Nell’ambito dell’inchiesta sulla tragica morte dei cinque operai avvenuta a causa del gas sprigionato dai liquami mentre stavano lavorando alla rete fognaria di Casteldaccia, emerge il coinvolgimento di Nicolò Di Salvo, titolare della ditta Quadrifoglio responsabile delle opere in subappalto. L’accusa che pende su Di Salvo è quella di omicidio colposo plurimo, un’accusa grave che richiede una profonda indagine e chiarezza nei fatti.Di recente, l’uomo ha ricevuto un avviso di garanzia, atto necessario affincheeacute; possa designare un medico legale di fiducia che parteciperà all’autopsia delle vittime prevista per domani. Attualmente, Di Salvo risulta essere l’unico indagato in questa vicenda, chiamato a rispondere delle misure di sicurezza adottate per gli operai coinvolti nel tragico incidente.Tra le vittime si annovera anche il socio dell’imprenditore, Epifanio Alsazia, la cui perdita ha scosso profondamente la comunità locale. L’inchiesta è seguita con attenzione dalla pm Elvira Cuti, incaricata di coordinare tutte le attività investigative per far luce su quanto accaduto.L’autopsia sarà eseguita presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo sotto la supervisione della dottoressa Stefania Zerbo. È previsto che ai familiari delle vittime sia concesso di partecipare all’esame insieme ai loro consulenti al fine di garantire trasparenza e completezza nelle indagini condotte in questo caso così delicato e doloroso.