19 aprile 2024 – 15:59
L’udienza preliminare in corso a Palermo ha suscitato grande interesse e dibattito riguardo al caso dei sette giovani accusati di stupro ai danni di una ragazza. Il processo si tiene a porte chiuse, con la vittima assente ma protetta in una casa rifugio fuori dalla Sicilia. Inizialmente sei imputati, diventati sette nel corso delle indagini, tra cui un ex minorenne condannato a una lunga pena detentiva. I difensori degli imputati hanno richiesto il rito abbreviato condizionato a una nuova audizione della vittima, supportata da nuove prove presentate dagli avvocati.Nell’aula del tribunale si sono presentati i presunti colpevoli chiedendo che alla persona offesa siano poste nuove domande in base alle ultime acquisizioni processuali, tra cui audio e messaggi vocali di terze parti. Nonostante la contestazione sulla validità di tali prove nel procedimento, gli avvocati insistono affincheeacute; la ragazza sia riascoltata per far emergere dettagli che possano cambiare la prospettiva sul caso.Si è discusso anche dell’atteggiamento della presunta vittima durante il tragitto verso il luogo del presunto stupro, come evidenziato da immagini di videosorveglianza che sembrerebbero indicare un comportamento non contrario alla situazione. Gli avvocati dei difensori cercano di dimostrare che la ragazza potrebbe aver mostrato consenso agli atti sessuali con i sette individui coinvolti nel caso.Il Gup Lo Bue valuterà le argomentazioni e prenderà decisione finale il prossimo 29 aprile. Nel frattempo tutti gli imputati rimangono in custodia cautelare in carcere, mentre si attende l’esito dell’udienza preliminare per determinare se sarà ammesso il rito abbreviato e quale sarà l’esito del processo per i giovani coinvolti nell’accusa di stupro.
