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Orvieto chiede il riconoscimento dello Stato palestinese: un atto di pace.

Il Consiglio Comunale di Orvieto, in un gesto di profonda riflessione e responsabilità civica, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno volto a sollecitare il riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell’Italia e dell’Unione Europea.
L’atto, frutto di un’approfondita discussione e arricchito da un emendamento proposto dalla sindaca Roberta Tardani, riflette una presa di posizione chiara e inequivocabile di fronte a una situazione di conflitto che affligge il Medio Oriente.
Al di là della mera richiesta di riconoscimento, l’ordine del giorno rappresenta una condanna esplicita delle violenze che hanno insanguinato i territori palestinesi e israeliani, generando un’emergenza umanitaria di proporzioni drammatiche.

Il Consiglio di Orvieto ribadisce con forza l’imperativo di proteggere la popolazione civile, invocando il pieno rispetto del Diritto internazionale umanitario, un cardine imprescindibile per qualsiasi azione volta a mitigare la sofferenza e a tutelare i diritti fondamentali.
L’atto delibera non solo la necessità di un sostegno politico e diplomatico intensificato, ma ne specifica gli obiettivi: un accordo di pace giusto e duraturo, che garantisca sicurezza, dignità e autodeterminazione a entrambe le popolazioni.

Il riconoscimento dello Stato palestinese, in quest’ottica, non è un atto isolato, ma una componente essenziale di un processo negoziale che mira a superare decenni di conflitto e a costruire un futuro di convivenza pacifica.

Il Consiglio di Orvieto esprime apprezzamento e sostegno alle innumerevoli realtà che operano quotidianamente sul campo, promuovendo politiche di pace, solidarietà e dialogo interculturale, e invita il Parlamento e il Governo italiano ad agire con determinazione, sia in sede nazionale che europea, per creare le condizioni necessarie a tale riconoscimento.
L’azione italiana, in questo contesto, deve essere improntata alla coerenza con i principi di giustizia e rispetto dei diritti umani, e concertata con i partner europei e internazionali per massimizzare l’impatto e la sostenibilità delle iniziative intraprese.

L’atto deliberativo si configura come un contributo politico e istituzionale della comunità orvietana ad un dibattito di portata globale, e sollecita un’ampia diffusione tra i cittadini, le associazioni e le istituzioni.
Si raccomanda, in particolare, di trasmettere l’ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ai ministri competenti, alle Camere del Parlamento, al Presidente della Repubblica italiana, ai gruppi parlamentari del Parlamento europeo, al Presidente della Regione Umbria, ai consigli regionali e ai comuni della provincia di Terni.

Il Consiglio Comunale di Orvieto, con questo gesto, non si limita a esprimere una posizione politica, ma assume un ruolo attivo nella promozione di valori fondamentali come la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani, auspicando che l’esempio possa ispirare altre comunità e contribuire a costruire un futuro più giusto e pacifico per il Medio Oriente e per il mondo intero.
L’atto rappresenta un appello alla responsabilità collettiva, un invito all’azione per tutti coloro che credono nella possibilità di un futuro di convivenza pacifica e prospera per tutte le popolazioni coinvolte.

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