domenica 24 Agosto 2025
26.4 C
Palermo

Palermo: Lagalla lascia un’eredità di ritardi e frustrazione.

L’amministrazione Lagalla, al suo concludersi, lascia un’eredità segnata da una carenza di visione strategica e da una gestione caratterizzata da ritardi sistematici in ambiti vitali per il tessuto urbano di Palermo.
Questo quadro, delineato da Concetta Amella, capogruppo del Movimento 5 Stelle al consiglio comunale, evidenzia una frattura profonda tra le aspettative dei cittadini e le azioni concrete intraprese.

L’emergenza sicurezza, con un’escalation di episodi violenti che investono indiscriminatamente residenti, commercianti e visitatori, rappresenta un sintomo evidente di un declino generalizzato.

Si tratta di una spirale che abbraccia aggressioni, rapine, sparatorie e intimidazioni, minando la percezione di sicurezza e la qualità della vita.

A questa problematica si aggiungono criticità infrastrutturali e ambientali: la sicurezza stradale versa in condizioni precarie, il decoro urbano è compromesso, la gestione dei rifiuti appare inefficiente e, paradossalmente, intere aree della città subiscono razionamenti idrici, una situazione inaccettabile che evoca scenari di marginalizzazione sociale.

La necessità di un cambio di passo si manifesta con urgenza.
È imperativo implementare politiche mirate alla riqualificazione urbana, con particolare attenzione alla manutenzione delle strade e alla ristrutturazione delle scuole.

Allo stesso tempo, si rende cruciale sbloccare i cantieri abbandonati e massimizzare l’assorbimento dei fondi europei e del PNRR, risorse fondamentali per innescare un ciclo di sviluppo sostenibile.

L’inerzia attuale rischia di relegare Palermo agli ultimi posti delle classifiche sulla vivibilità, un dato preoccupante che riflette un sentimento di frustrazione diffuso tra i cittadini.
I segnali di questo malcontento, come i fischi rivolti al sindaco durante il Festino di Santa Rosalia e l’ultimo posto nel report del Sole 24 Ore, non sono casuali, ma testimoniano un fallimento nell’adempimento delle funzioni amministrative e politiche.
La debolezza del sistema decisionale appare evidente nella mancanza di coesione all’interno della maggioranza, che si configura come un insieme di forze divergenti, prive di una bussola comune.
Il sindaco, intrappolato in dinamiche interne ai partiti e in una lotta per la spartizione delle poltrone, risulta incapace di agire con tempestività e determinazione.
Le recenti variazioni di bilancio, pur rappresentando un primo passo, si rivelano insufficienti a risolvere le complesse sfide che affliggono la città.

Questioni cruciali come il sostegno alle famiglie colpite dal caro vita, la lotta alla disoccupazione, il contrasto al degrado sociale, la gestione dell’emergenza legata alle dipendenze, il recupero della dispersione scolastica e la promozione di un riscatto culturale dei quartieri più fragili, richiedono interventi strutturali e di ampio respiro.
Palermo necessita di un piano strategico pluriennale, che vada oltre le soluzioni emergenziali e le palliativi momentanee, per riconquistare il diritto a una vita dignitosa e a un futuro di opportunità.

Un piano che abbracci una visione di sviluppo integrato e partecipativo, in grado di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder, dalla società civile alle imprese, dalle istituzioni scolastiche alle associazioni di quartiere.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -