L’Italia, animata da una resilienza palpabile, si inchina di un soffio in Grecia (76-74), concludendo il Torneo dell’Acropoli con una sconfitta che, pur dolorosa, rivela un’evoluzione significativa rispetto alla prestazione opaca contro la Lettonia.
La partita, un vero e proprio banco di prova fisico e tattico a meno di un mese dall’attesissimo confronto diretto per l’EuroBasket 2025, ha offerto spunti interessanti e conferme importanti per lo staff tecnico di coach Pozzecco, ora diretto a Limassol, Cipro, per la fase successiva della preparazione.
Il ciclo di sei amichevoli preparatorie, si chiude con un bilancio di quattro vittorie e due sconfitte, un risultato che, al di là dei numeri, denota un percorso di crescita e sperimentazione.
L’incontro con la Grecia, sebbene finito con una sconfitta, ha rappresentato un’occasione preziosa per entrambe le squadre, che si sono studiate a fondo, attuando strategie mirate a comprendere i rispettivi punti di forza e le debolezze.
La Grecia, in particolare, ha optato per una gestione oculata delle sue armi principali, ‘nascostendo’ giocatori di spicco come Giannis Antetokounmpo, Sloukas e Mitoglou, probabilmente per evitare di svelare le proprie carte in vista dell’Europeo.
Dall’altra parte, Pozzecco ha scosso le carte, affidando a Thompson il ruolo di interprete chiave nel quintetto iniziale, mentre Danilo Gallinari ha continuato il suo percorso di rientro graduale.
La partita, a differenza della precedente, si è accesa con un intenso scambio di triple.
Simone Fontecchio, con una prestazione di alto livello, si è distinto come miglior marcatore azzurro con 18 punti, dimostrando grande precisione dalla distanza.
Saliou Niang ha contribuito con 14 punti, confermando il suo valore come elemento chiave del roster.
I secondi finali hanno regalato momenti di grande tensione: l’Italia ha avuto la palla del possibile sorso, ma la tripla di Spissu, pur mancando il bersaglio, ha sottolineato la lotta serrata che ha caratterizzato l’intero incontro.
“È stata una battaglia durissima, un vero scontro fisico,” ha commentato a fine partita coach Pozzecco, sottolineando l’intensità del confronto.
Il coach ha anche riconosciuto una certa perdita di brillantezza rispetto alle precedenti amichevoli, evidenziando che la squadra è ancora in fase di costruzione.
“Siamo un cantiere aperto,” ha ammesso, pur mantenendo un atteggiamento ottimista.
Il viaggio verso Cipro rappresenta una nuova tappa fondamentale in questo percorso di crescita, un’opportunità per affinare le strategie, valutare le prestazioni dei singoli e preparare al meglio l’esordio europeo contro la Grecia, un confronto che si preannuncia già carico di emozioni e significato.
La partita di oggi, al di là della sconfitta, ha fornito preziose indicazioni per il futuro, confermando il potenziale della squadra e la sua capacità di competere ad alti livelli.