sabato 23 Agosto 2025
28.3 C
Rome

Roma, stagione lirica e sinfonica: un cartellone tra passato e futuro.

La stagione orchestrale e lirica di Roma si appresta a riaccendersi, offrendo un cartellone ricco di proposte che spaziano dal Novecento alla contemporaneità, con un’attenzione particolare al dramma operistico e alla musica sinfonica di ampio respiro.
Due eventi inaugurali, dal profondo significato artistico e culturale, segnano l’inizio di questo nuovo percorso: il 19 settembre, al Teatro Costanzi, una nuova interpretazione de “The Turn of the Screw” di Benjamin Britten, capolavoro del teatro musicale anglosassone, e il 25 settembre, all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la prima assoluta del “Concerto Cantatore” di Nicola Piovani.
“The Turn of the Screw”, mutuato da un racconto di Henry James, sarà diretto dalla regista Deborah Warner, con la partecipazione di Ian Bostridge e Christine Rice, promettendo una messa in scena intensa e suggestiva, capace di esplorare le ambiguità psicologiche e le inquietudini proprie del testo originale.

La presenza di Britten nel cartellone testimonia l’importanza della tradizione operistica britannica, spesso trascurata nel panorama italiano.
Il “Concerto Cantatore” di Nicola Piovani, invece, offre un’occasione unica per conoscere un’opera inedita di uno dei compositori italiani più amati e prolifici.
La serata sarà arricchita da brani orchestrali tratti dalle sue colonne sonore più iconiche, da “La Vita è Bella” ai film di Federico Fellini, un viaggio nel cinema italiano attraverso la musica di Piovani.

La stagione si configura come un percorso attraverso alcune delle opere più significative del XX e XXI secolo.

A ottobre, Peter Sellars porterà in Italia, per la prima volta, “Adriana Mater” di Kaija Saariaho, opera complessa e affascinante che affronta temi di maternità, tecnologia e spiritualità.

Romeo Castellucci, figura di spicco del teatro contemporaneo italiano, realizzerà una nuova produzione dello “Stabat Mater” di Pergolesi e Scelsi, in una suggestiva ambientazione alla Basilica di Santa Maria in Ara Coeli.
Il Teatro Nazionale ospiterà un dittico janacechiano e poulenciano, con opere di profonda intensità emotiva.
La stagione lirica si apre con un’ambiziosa produzione de “Lohengrin” di Wagner, diretto da Michele Mariotti, un’opera simbolo dell’opera wagneriana, caratterizzata da una complessa trama mitologica e da un ricco tessuto musicale.
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha in programma un progetto a lungo termine: la messa in scena integrale del ciclo dell’Anello del Nibelungo, un’impresa di notevole portata che non si verifica a Roma dal lontano 1961, e che si protrarrà fino alla stagione 2028/2029.
Questa iniziativa testimonia la volontà di recuperare un patrimonio musicale di fondamentale importanza e di offrire al pubblico romano un’esperienza unica.
La stagione sinfonica sarà dominata da interpretazioni di grande respiro.

Daniel Harding dirigerà “Die Walküre” di Wagner, inaugurando il progetto dell’Anello, mentre Antonio Pappano, figura storica per Santa Cecilia, ritornerà a dirigere due capolavori del classicismo e del romanticismo tedesco: la Sinfonia n.

41 “Jupiter” di Mozart e la “Messa n.
3 Grosse Messe” di Bruckner.
Il cartellone si configura come un dialogo tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, offrendo al pubblico romano un’ampia gamma di esperienze musicali e teatrali di altissimo livello, e riaffermando il ruolo di Roma come centro propulsivo della scena culturale internazionale.

Author:

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -