Il report dell’Istat sull’andamento della corruzione in Italia per gli anni 2022-2023 rivela una tendenza al ribasso nelle richieste di denaro o altri favori rivolte alle famiglie in cambio di agevolazioni, beni o servizi. Rispetto al triennio precedente, si registra un calo significativo dal 2,7% all’1,3% delle richieste ricevute dalle famiglie, con i settori del lavoro, degli uffici pubblici, della sanità e della giustizia che mostrano le diminuzioni più marcate.Inoltre, la percentuale di cittadini tra i 18 e gli 80 anni a cui sono stati offerti denaro, beni o agevolazioni in cambio del voto è scesa al 2,7%, rispetto al 3,7% registrato nel periodo 2015-2016. Emergono anche dati interessanti sulle percezioni riguardo alla corruzione legate alla ricerca di lavoro per i figli: circa il 20,1% dei cittadini ritiene accettabile che un genitore paghi per trovare impiego a un proprio figlio. Mentre il farsi raccomandare da parenti o amici per ottenere un posto di lavoro è considerato accettabile dal 15,9% degli intervistati.Tuttavia, solo il 4,5% dei cittadini ritiene moralmente corretto ricevere regali o favori in cambio del proprio voto alle elezioni. Questi dati evidenziano una certa sensibilizzazione nei confronti della corruzione e una maggiore consapevolezza riguardo ai comportamenti moralmente discutibili nell’ambito politico e lavorativo.
Tendenze in calo: corruzione in Italia dal 2022 al 2023. Meno richieste alle famiglie, diminuisce scambio voto-lavoro. Sensibilizzazione e consapevolezza crescenti.
Date: