Un violento incendio ha devastato questo pomeriggio un campo agricolo a Castelfiorentino, in provincia di Firenze, precisamente in via Barbieri, manifestando una rapidità di propagazione esacerbata dalle forti raffiche di vento.
L’incendio, presumibilmente innescato da una causa ancora in corso di accertamento, si è rapidamente esteso da una prima area di vegetazione incolta fino a inglobare un capanno destinato allo stoccaggio di rotoballe di fieno, una risorsa essenziale per l’alimentazione del bestiame, e a un locale adibito al ricovero di attrezzature agricole, componenti vitali per le attività di coltivazione e raccolta.
Un trattore, mezzo fondamentale per il lavoro agricolo, è stato anch’esso coinvolto nelle fiamme, subendo danni significativi.
L’emergenza ha richiesto l’immediato intervento dei vigili del fuoco, i quali, a partire dalle ore 15:40, sono attivamente impegnati in un complesso lavoro di spegnimento.
La difficoltà di contenere l’incendio, alimentato dal vento, ha reso necessaria la richiesta di rinforzi specializzati.
Sono infatti in viaggio i Gruppi Operativi Speciali (GOS), unità altamente qualificate dotate di mezzi di movimento terra, come escavatori e bulldozer, destinati a creare fasce tagliafuoco e a isolare l’area interessata, oltre a fornire accesso ai vigili del fuoco.
In un’ottica di massima precauzione e per escludere la presenza di sostanze pericolose rilasciate dalla combustione, è stato attivato anche il nucleo NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), il cui compito è effettuare campionamenti e analisi di materiali per valutare la potenziale contaminazione dell’aria e del suolo.
Parallelamente, personale specializzato dell’AIB (Antincendio Boschivo) della Regione Toscana sta supportando le operazioni di spegnimento, mettendo a disposizione risorse e competenze specifiche per la gestione degli incendi in aree agricole e boschive.
Fortunatamente, al momento non si registrano persone coinvolte nell’incendio.
Le indagini sono in corso per accertare le cause del rogo, che potrebbero essere di natura accidentale, dolosa o legate a fattori esterni come fulmini.
L’evento solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle aree agricole ai rischi di incendio, soprattutto in periodi di siccità e forti venti, e sottolinea l’importanza di misure preventive come la manutenzione della vegetazione, la creazione di fasce tagliafuoco e la sensibilizzazione dei cittadini sui comportamenti a rischio.
L’impatto economico sull’attività agricola locale, con la perdita di rotoballe e danni alle attrezzature, è ancora da quantificare.