lunedì 25 Agosto 2025
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Omegna: Bambino salvato in piscina, indagini in corso.

Omegna, 24 agosto – Un evento drammatico ha scosso la tranquilla comunità di Omegna, incastonata nel cuore del Verbano-Cusio-Ossola, sulle sponde del suggestivo lago d’Orta.

Un bambino di tre anni, originario della Moldavia, è stato trasportato in serata all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dopo essere stato ritrovato in condizioni critiche all’interno di una piscina di un bed and breakfast.
La sua situazione, sebbene inizialmente allarmante, sembra ora non essere immediatamente compromessa per la vita, ma un quadro clinico definitivo potrà emergere solo a seguito di approfondite valutazioni mediche nelle prossime ore.

L’episodio, che ha ripercussioni emotive ben oltre i confini locali, si è verificato mentre la famiglia moldava, in vacanza per una visita a parenti residenti nella stessa struttura ricettiva, si trovava a cena.

Secondo la ricostruzione degli eventi, condotta dai Carabinieri con l’ausilio di un interprete per agevolare la comunicazione con i familiari, i bambini, lasciati liberi di giocare, si sono allontanati dalla tavola.
La scoperta della sua assenza ha immediatamente innescato una frenetica ricerca, che si è estesa sia all’interno che all’esterno del bed and breakfast.

La tragica scoperta è avvenuta quando il padre, disperato, ha individuato il figlio in fondo alla piscina, immergendosi rapidamente per estrarlo dall’acqua.
Le immediate manovre di rianimazione cardiopolmonare, eseguite sul posto, hanno preceduto il trasferimento d’urgenza al nosocomio torinese.

La durata precisa del tempo trascorso dal bambino in acqua e in stato di arresto cardiocircolatorio rimane ancora incerta, un dettaglio cruciale per valutare l’estensione dei potenziali danni neurologici e delle possibili complicanze a lungo termine.
La tempestività dell’intervento e l’efficacia delle cure rianimatorie hanno contribuito a stabilizzare le condizioni del piccolo, ma la prognosi rimane attentamente monitorata dai medici.
Al momento, non è stata avviata alcuna indagine formale, ma le autorità competenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando le circostanze che hanno portato a questo incidente.
L’evento solleva interrogativi sulla sicurezza delle strutture ricettive destinate alle famiglie con bambini, sulla necessità di una supervisione più attenta e sulla sensibilizzazione dei genitori riguardo ai potenziali rischi legati alla presenza di piscine in ambienti non sempre controllati.

La vicenda si configura come un monito, a ricordare l’importanza della prevenzione e della responsabilità, per garantire la sicurezza e il benessere dei più piccoli.

La comunità di Omegna si stringe attorno alla famiglia moldava, augurando una pronta e completa guarigione al bambino.

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