lunedì 25 Agosto 2025
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Pesaro, sit-in contro Ricci: Basta guerre, difendiamo la sanità

Un’amara riflessione per Matteo Ricci, volto dell’europeismo rigido e sostenitore di politiche belliche, viene offerta a Pesaro.
L’incontro, a cui si invitano i cittadini, si terrà domenica 31 agosto alle ore 14:30, nel contesto del Parco Mirafiore, presso la Trattoria Sociale UTOPIA, come segnale di profonda dissenso.

L’iniziativa, promossa da Marco Rizzo e dal movimento Democrazia Sovrana Popolare, si rivolge a Matteo Ricci, candidato Presidente della Regione Marche, accusato di abbracciare un modello di governance continentale che privilegia gli interessi militari e privatizzazioni indiscriminate.
Ricci è contestato per il suo voto favorevole all’incremento degli armamenti e ai programmi di “rieducazione militare”, percepiti come elementi di un’agenda europea che antepone la logica della guerra alla tutela del benessere dei cittadini.

Particolare attenzione è rivolta alle sue proposte per la sanità marchigiana, ipotizzando una cura basata sulla privatizzazione, un’eredità che rischia di aggravare le ferite già aperte dalla gestione precedente, con la memoria delle chiusure ospedaliere e degli accorpamenti strutturali volti a favorire il Project Financing, un meccanismo che promette utili a investitori privati a discapito del diritto alla salute.

Il sit-in del popolo marchigiano rappresenta una reazione, un grido di speranza e ribellione.
I cittadini, esasperati, rivendicano il primato dei loro diritti sanciti dalla Costituzione italiana, rifiutando l’imposizione di logiche belliche provenienti da Bruxelles.

Non si tratta di un gesto isolato, ma di una presa di posizione netta contro un modello di governance percepito come oppressivo e distante dalle reali necessità del territorio.
La protesta, simboleggiata dalla figura di Ricci, etichettato come “burocrate europeo in mimetica”, vuole denunciare la deriva autoritaria dell’Unione Europea.
Alla manifestazione sarà presente anche Claudio Bolletta, candidato alla Presidenza della Regione con il movimento Dsp, a sostegno della necessità di un approccio radicalmente diverso, che ponga al centro la persona e il bene comune.

Si tratta di un momento di confronto, di riappropriazione della sovranità popolare, di riflessione critica e di ricerca di alternative concrete per il futuro delle Marche.

Un’occasione per riaffermare l’importanza di una politica attenta alle fragilità del territorio, capace di promuovere la giustizia sociale e di difendere i diritti fondamentali di ogni cittadino.

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