martedì 26 Agosto 2025
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Nuovo Provveditorato Penitenziario in Umbria: una svolta per le carceri.

L’Umbria e le Marche si apprestano ad accogliere un’innovazione strutturale di notevole impatto sul sistema penitenziario regionale: l’istituzione del nuovo Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria.
L’annuncio, portato alla luce dall’azione parlamentare della deputata Emma Pavanelli, del Movimento 5 Stelle, riflette una risposta tangibile, giunta a seguito di un’interrogazione volta a sollevare criticità nel contesto carcerario umbro.

Il Provveditorato, con sede designata a Perugia, rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più autonoma e mirata delle strutture penali regionali.
La sua imminente attivazione, sancita dall’approvazione dei decreti attuativi da parte dei ministeri competenti, riconosce l’Umbria come territorio con un carico penale proporzionale alla popolazione particolarmente gravoso a livello nazionale.

Questo riconoscimento si traduce in una maggiore capacità di pianificazione e allocazione di risorse, elemento cruciale per affrontare le sfide specifiche del contesto regionale.
L’interrogazione parlamentare ha inoltre permesso di portare alla luce una fotografia aggiornata e preoccupante delle carceri umbre.
I dati ufficiali rivelano un tasso di affollamento del 130,84%, con 1.680 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di soli 1.339 posti.
Questa situazione di sovraffollamento, unita alla carenza di personale della Polizia penitenziaria, esacerba le tensioni all’interno degli istituti di Perugia, Terni, Orvieto e Spoleto, compromettendo la sicurezza, la riabilitazione dei detenuti e il benessere del personale.
La creazione del nuovo Provveditorato, pur costituendo un segnale positivo, non può essere considerata una soluzione esaustiva.

È imperativo che il governo intervenga con urgenza, adottando un piano straordinario di assunzioni e rinforzi per il personale penitenziario.

Un approccio volto a superare la mera rotazione del personale e a garantire una presenza costante e qualificata all’interno degli istituti.

La vigilanza del Movimento 5 Stelle non si fermerà qui.
L’obiettivo è quello di assicurare che l’Umbria non venga mai più relegata a una posizione marginale, sia in termini di infrastrutture che di risorse umane.
Solo attraverso un impegno costante e un’allocazione mirata di risorse sarà possibile garantire dignità, sicurezza e legalità all’interno del sistema penitenziario umbro, tutelando i diritti dei detenuti e il benessere del personale operativo, in un contesto di profonda riflessione sul ruolo e sulla funzione della pena nella società contemporanea.

Si auspica, inoltre, un’analisi approfondita delle cause del sovraffollamento, che vadano oltre la mera questione dell’edilizia carceraria, toccando temi cruciali come la giustizia minorile, la prevenzione della recidiva e le alternative alla detenzione.

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