Domenica 31 agosto, il Monte Subasio sarà teatro di una rievocazione storica di profondo significato spirituale e culturale: la 46ª edizione della Cavalcata di Satriano 1226.
L’evento, che attraversa un paesaggio di rara bellezza tra Nocera Umbra, Valtopina, Spello e Assisi, commemora l’ultimo viaggio del Santo di Assisi, Francesco, verso la sua amata città natale, un percorso segnato dalla sofferenza fisica e dalla contemplazione divina.
Oltre ottanta cavalieri, provenienti da diverse regioni italiane, incroceranno le strade battute otto secoli or sono, incarnando il coraggio e la devozione di coloro che si precipitarono ad assistere il Santo nel suo declino.
La Cavalcata non è semplicemente una rievocazione; è un ponte tra passato e presente, un’occasione per riflettere sul significato del messaggio francescano di pace, umiltà e fratellanza universale.
L’iniziativa rappresenta un’importante vetrina per il Parco del Monte Subasio, un ecosistema prezioso che ospita borghi ricchi di storia e tradizioni secolari.
I sindaci di Assisi (Valter Stoppini), Nocera Umbra (Virginio Caparvi) e Valtopina (Gabriele Coccia), affiancati dall’assessora assisana Scilla Cavanna, delegata al Parco, hanno sottolineato il valore aggiunto dell’evento come motore di sviluppo economico e culturale per l’intera area.
La Cavalcata di Satriano 1226 affonda le sue radici in un atto di profonda commozione popolare.
Fonti francescane attestano che, nel settembre 1226, la comunità assisana, consapevole della gravissima condizione di Francesco, inviò un corteo di cavalieri verso Nocera Umbra, con l’urgenza di riportare il Santo morente tra le sue mura.
Questa iniziativa, promossa originariamente da Arnaldo Fortini, fondatore nel 1923 della Compagnia dei Cavalieri di Satriano, si proponeva di perpetuare la memoria di questo momento cruciale.
La prima edizione, celebrata nel 1926, fu tragicamente interrotta dal conflitto mondiale nel 1939.
L’evento riprese poi a cadenza irregolare negli anni Cinquanta e venne definitivamente ripristinato nel 1980, dando vita a una tradizione ininterrotta che dura da ben 46 anni.
Il 2026 sarà un anno particolarmente significativo, segnato dall’ottavo centenario della morte di San Francesco.
L’evento si prefigge di anticipare questo anniversario con iniziative speciali e un’attenzione ancora maggiore alla valorizzazione del patrimonio spirituale e materiale legato alla figura del Santo, consolidando il ruolo di Assisi come luogo di pellegrinaggio e ispirazione per il mondo intero.
La Cavalcata, in questo contesto, si configura come un tassello fondamentale di un percorso di celebrazioni più ampio e articolato, volto a rafforzare l’identità culturale e a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio.