martedì 26 Agosto 2025
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Static Cinema: Quando la fotografia incontra il cinema.

Il 29 agosto inaugura Static Cinema, un’ambiziosa mostra fotografica promossa dall’associazione Art-Icon, un’istituzione dedicata alla valorizzazione della fotografia contemporanea e delle arti visive.

L’esposizione, curata con acume dalla fotografa Danila Tkachenko e dall’esperta di arte visiva Slavica Veselinovic, si configura come un’indagine complessa e stimolante sul rapporto tra l’immagine ferma e il flusso narrativo del cinema.
Allestita negli spazi suggestivi di Crea-Cantieri del Contemporaneo, un complesso industriale riconvertito sulla Giudecca, la mostra accoglierà le opere di ben 160 artisti, creando un panorama variegato e ricco di prospettive.

Lungi dall’essere una semplice esposizione di fotografie, Static Cinema si propone come un laboratorio di pensiero, un tentativo di decostruire le convenzioni che separano l’immagine “congelata” del fotogramma dal movimento perpetuo del cinema.
I curatori ambiscono a creare una dialettica inattesa, dove la staticità della fotografia non nega il tempo, ma lo interroga, lo pensa, lo reinventa.

L’idea centrale è esplorare il momento in cui l’atto fotografico trascende la mera documentazione per divenire un sistema di rappresentazione autonoma, un modo originale di concettualizzare il tempo stesso.
Tkachenko sottolinea come la fotografia, liberandosi dall’idea di “istantanea catturata,” possa assumere una valenza concettuale, diventando un dispositivo per riflettere sulla percezione del tempo e sulla sua manipolazione.

La mostra, quindi, non si limita a mostrare l’influenza del cinema sulla fotografia, ma analizza come la “grammatica” cinematografica – montaggio, sequenza, ritmo – possa permeare altre forme d’arte, dalla videoarte alla scultura, ridefinendone i linguaggi e le possibilità espressive.
Il roster di artisti coinvolti attesta l’ambizione e la portata dell’iniziativa.

Dalle opere di Jon Rafman, con le sue esplorazioni del virtuale e dell’identità digitale, a quelle di Antoine D’Agata, noto per il suo sguardo poetico e malinconico, fino alla potenza visiva di Roger Ballen e all’inclusione di un raro fotogramma da “Nymphomaniac” di Lars von Trier – testimonianza dell’influenza reciproca tra cinema e fotografia – Static Cinema offre uno spaccato della scena artistica internazionale.

La presenza del fotografo veneziano Graziano Arici aggiunge un tocco di radicata identità locale, un ponte tra la storia e la contemporaneità di una città iconica.

In concomitanza con l’81/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Static Cinema si presenta come un evento imperdibile, un’occasione unica per riflettere sulla natura dell’immagine e sulla sua capacità di raccontare il tempo che fugge e quello che rimane.
La mostra sarà visitabile fino al 24 settembre, offrendo al pubblico un percorso immersivo e stimolante.

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