Democrazia Resiliente: Un Hackathon per Ridisegnare il Futuro CivicoIl Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla sua settima edizione, ospita un evento cruciale: un hackathon interamente dedicato alla democrazia partecipata, un vero e proprio laboratorio di idee per giovani talenti.
L’appuntamento, in programma a Firenze dal 2 al 5 ottobre, non è solo una competizione, ma una piattaforma strategica per coltivare la resilienza civica nell’era della complessità globale.
L’iniziativa, pensata per coinvolgere attivamente studenti universitari e delle scuole superiori, nasce dalla consapevolezza che i modelli di partecipazione democratica tradizionali necessitano di una profonda revisione.
L’obiettivo primario è stimolare la nascita di soluzioni innovative che trascendano la mera consultazione, promuovendo un coinvolgimento attivo e consapevole dei cittadini nei processi decisionali.
Si tratta di un esercizio di progettazione collettiva, un vero e proprio “design thinking” applicato alla sfera pubblica.
L’hackathon si configura come una maratona creativa, in cui i partecipanti, organizzati in team multidisciplinari, saranno chiamati a sviluppare prototipi digitali o fisici, modelli concettuali e strategie operative che integrino tecnologia, inclusione sociale e la costruzione di comunità coese.
Non si tratta solo di sviluppare app o piattaforme, ma di ripensare le dinamiche di potere, di favorire la trasparenza, di rafforzare il senso di appartenenza e di promuovere la fiducia reciproca.
Questo hackathon è un segnale tangibile dell’impegno del Festival a favorire il dialogo intergenerazionale e la co-progettazione, avendo già coinvolto, negli anni passati, oltre 5.000 giovani e numerose istituzioni scolastiche e universitarie in tutta Italia.
In un mondo segnato da disuguaglianze, polarizzazioni e sfide ambientali, l’accento non è posto unicamente sulle intelligenze artificiali, ma soprattutto – e in modo prioritario – sulle *intelligenze relazionali*: l’empatia, l’ascolto attivo, la capacità di mediazione e la costruzione di ponti tra culture e interessi diversi.
La giornata del 2 ottobre, dedicata all’hackathon presso la sede di Novoli dell’Università degli Studi di Firenze, sarà anche l’occasione per presentare una proposta strategica per un coordinamento tra le organizzazioni giovanili europee, con l’obiettivo di rispondere in modo efficace e strutturato agli obiettivi dell’economia sociale e civile.
L’Università di Firenze, con il supporto di docenti e ricercatori, offre un ecosistema formativo ideale, che unisce ricerca scientifica di avanguardia e sperimentazione pratica, trasformandosi in un vero e proprio laboratorio di innovazione civica.
L’hackathon si inserisce in questo contesto dinamico, combinando rigore accademico e la freschezza delle idee giovanili per plasmare modelli di democrazia inclusiva e partecipativa, fondati sulla collaborazione, il dialogo e la valorizzazione delle competenze relazionali.
In definitiva, si tratta di costruire una democrazia più resiliente, capace di affrontare le sfide del futuro con creatività e spirito di comunità.