Il 26 agosto 1985 si configura come una data impressa a fuoco nella memoria sportiva di Trieste, un evento che trascende il semplice risultato di una partita di esibizione.
In quella serata, il Palasport di Chiarbola fu teatro di un’iconica rottura, un momento che elevò la pallacanestro triestina a leggenda e che ancora oggi risuona nell’immaginario collettivo.
La partita, che vedeva contrapporsi la Stefanel Trieste e la Juve Caserta, fu molto più di un incontro amichevole: rappresentò l’occasione di assistere a un giovane Michael Jordan, un talento emergente che avrebbe poi rivoluzionato il mondo del basket.
L’energia palpabile, l’entusiasmo del pubblico e la tensione agonistica culminarono in un’incredibile esplosione: la schiacciata di Jordan, un gesto atletico di potenza e precisione, causò la rottura del tabellone, un evento che simboleggiò la forza prorompente di un campione e l’impatto profondo che avrebbe avuto sul gioco.
Oltre al talento straordinario di Jordan, la partita vide in campo atleti di valore come Roberto Ritossa, Angelo Baiguera, Alberto Tonut e Gino Meneghel, tutti parte integrante di un contesto sportivo ricco di storia e passione.
La vittoria finale di Trieste, arrivata con il punteggio di 113-112 dopo un tempo supplementare, rese la serata ancora più memorabile, un trionfo celebrato a lungo dai tifosi.
Per celebrare il quarantesimo anniversario di questo evento epocale, la città di Trieste ha promosso diverse iniziative, tra cui il progetto “Through the glass”, ideato da Erik Filipac e sostenuto dal Comune.
Questo progetto ha dato vita a una mostra fotografica che raccoglie 40 scatti realizzati da fotografi regionali, testimonianze visive di un’epoca e di un’esperienza sportiva unica.
Un capitolo inedito di questa storia è legato a Massimo Piubello, figura chiave come sponsor tecnico della Stefanel.
Proprio Piubello curò la realizzazione della divisa indossata da Michael Jordan, un capo poi diventato un oggetto di culto, venduto all’asta per una cifra superiore ai 300.000 dollari.
In segno di omaggio e a scopo benefico, Piubello, grazie a un accordo con Ovs, proprietaria del marchio Stefanel, ha annunciato la produzione di sole 150 repliche ufficiali della canottiera numero 23, disponibili esclusivamente in taglia XL e numerate progressivamente, che saranno messe all’asta per sostenere iniziative sociali.
Questa iniziativa non solo perpetua la memoria di un evento straordinario, ma contribuisce anche a generare un impatto positivo sulla comunità.
Il gesto simboleggia come lo sport, quando accompagnato da valori e sensibilità, possa trasformarsi in un potente motore di cambiamento sociale.